VITTORIO VENETO - “Quest’arma, la vaccinazione, è l’unica che abbiamo, al momento, per affrontare insieme questo nemico”. I chirurghi italiani hanno diramato oggi una lettera firmata da 18 società scientifiche, invitando la popolazione a vaccinarsi contro il Covid-19. “Voi pazienti avete pagato troppo per questo e lo state ancora pagando. Non esistono solo pazienti Covid positivi: esistono pazienti cronici, pazienti acuti, pazienti fragili, ai quali la pandemia Covid-19 ha tolto risorse e possibilità – si legge nella lettera -. Esistono pazienti neoplastici, per i quali la continuità delle cure e soprattutto una diagnosi precoce corrispondono in maniera direttamente proporzionale a migliori possibilità di guarigione, possibilità di sopravvivenza e qualità di vita”.

La pandemia ha influito negativamente su tutti i reparti di chirurgia, rallentando le loro attività. “Ci stiamo riorganizzando e cerchiamo di ripartire con l’intento non solo di recuperare il “tempo” perso, ma anche di essere preparati a far fronte a un’eventuale recrudescenza di questa situazione, pronti a qualsiasi altra emergenza”, scrivono i chirurghi.

Infatti, nonostante l’attuale “tregua” concessa dal virus, il sistema sanitario non può abbassare la guardia. “Noi chirurghi siamo preoccupati proprio che un’eventuale recrudescenza di questa pandemia possa riportarci alla situazione di quei mesi che speriamo essere passati”, si legge ancora nella lettera diramata anche da Ferdinando Agresta, direttore del reparto di chirurgia dell’ospedale di Vittorio Veneto e presidente della società chirurgica Sice.

“Ognuno di noi, al di là delle opinioni politiche, può dare il proprio contributo, tramite le proprie scelte, alla ripresa delle attività regolari nell’interesse di tutti – scrivono i medici -. E le attuali conoscenze scientifiche ci dicono, dati alla mano, che la principale soluzione sta nel prevenire e nel prevedere. La vaccinazione contro la Sars-CoV2 può prevenire la morte di migliaia di persone. La vaccinazione contro la Sars-CoV2 può aiutare a ridurre la pressione sui sistemi sanitari di tutto il mondo (compreso il nostro), evitando di ricorrere nuovamente a misure drastiche di ridimensionamento. La vaccinazione contro il Sars-CoV2 può prevenire le complicanze polmonari, e la morte ad esse correlate, in seguito a un intervento chirurgico”.