L'ANPI COMMEMORA I PARTIGIANI FUCILATI A PIEVE
Omaggio alla lapide nel cimitero di Pieve di Soligo
PIEVE DI SOLIGO - Il 26 gennaio di 66 anni fa sei partigiani venivano fucilati dai reparti fascisti della X Mas. Trovarono così la morte Marino Zanella, originario di Segusino e comandante della brigata Mazzini, Antonio Bortolin di Miane, Leone Sasso e Giovanni Possamai di Cison, Maurizio Violini di Follina, Salvatore Pontieri originario della provincia di Catanzaro.
Ieri, mercoledì 26 gennaio, un gruppo di ex partigiani della sezione ANPI del Quartier del Piave e della Vallata ha voluto commemore i sei patrioti che sono sepolti nel cimitero di Pieve di Soligo.
Mario Andreola, partigiano di Pieve di Soligo della Brigata Mazzini
«Il vicecomandante del battaglione “Sagittario” che dispose la fucilazione, il tenente Angelo Rosellini, - spiega l'Anpi - dapprima venne condannato alla pena dell’ergastolo e nel 1953, dopo una serie di ricorsi, la Corte di Assise di Appello di Venezia lo assolse dal reato di omicidio e lo amnistiò perfino del reato di collaborazionismo. Un eccidio rimasto quindi impunito come quasi tutti gli altri avvenuti nel Quartier del Piave».