I laghi di Revine sono beni demaniali
Il Tar respinge il ricorso presentato da privati
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REVINE LAGO - Il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, con una sentenza notificata oggi alla Provincia di Treviso, ha respinto il ricorso di alcuni privati di Revine Lago e di Tarzo, affermando che i laghi sono beni demaniali. La vicenda ha origine nel 2012, quando la Provincia di Treviso aveva deliberato, su richiesta dei Comuni di Revine Lago e di Tarzo in seguito ad alcuni episodi, di “porre in essere i comportamenti di natura legale e materiale finalizzati a far valere la natura demaniale dei laghi di Revine e ad impedire la sottrazione dei laghi stessi all’uso collettivo attuale o potenziale” ed avevamo inviato un parere legale ai Comuni. Dopo la delibera della Giunta Provinciale i proprietari interessati dal provvedimenti, riuniti nell’associazione I Nostri Laghi, avevano fatto ricorso.
Oggi quindi il verdetto del Tribunale delle Acque Pubbliche che ha respinto il ricorso, dichiarando che i laghi sono beni demaniali e condannando i privati a pagare le spese processuali alla Provincia per un totale di 5.400 euro. “I laghi di Revine Lago e di Tarzo sono un bene pubblico, della collettività, sono un bene demaniale – spiega Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – la sentenza del Tribunale lo dimostra. La Provincia aveva voluto subito rispondere alle istanze dei Comuni prospicenti i laghi, per fare in modo che in una delle più belle zone turistiche della Marca Trevigiana, non ci fossero dubbi in merito all'uso pubblico dei laghi. Non è un’azione contro qualcuno, anzi, spero che in questo modo si metta fine alle diatribe che sorgevano quando si organizzavano manifestazioni di carattere promozionale turistico per il territorio”.