TREVISO - Martedì primo giugno, dopo 15 mesi di chiusura, riapre ufficialmente l’aeroporto Canova di Treviso. Il primo dei 16 voli previsti per domani, tra partenze e arrivi, sarà Treviso-Cagliari che decollerà alle 12.25.

Per i primi giorni il Canova partirà a regime ridotto per poi entrare a regime per l’estate, quando, si spera il flusso dei turisti riprenderà a pieno ritmo.

Una data attesa quella della riapertura, soprattutto dal settore del turismo e dei lavoratori che gravitano attorno allo scalo trevigiano.

“La riapertura del Canova è strategica e fondamentale per tutti noi”, dichiara Giovanni Cher, presidente provinciale di Federalberghi, che nello scalo trevigiano vede una “base sostanziale per il turismo. I flussi in provincia - spiega Cher- nel corso dei decenni sono cambiati. Vent’anni fa vivevamo di viaggiatori legati al mondo aziendale, oggi, dopo la pausa forzata della pandemia e dopo aver vissuto la grande stagione della promozione turistica e culturale dedicata alla Marca come meta privilegiata del week-end, vicina a Venezia ma dotata di una propria luce attrattiva, Treviso e tutto il suo territorio, si è guadagnata un posto d’onore tra i clienti dei paesi europei. Abbiamo arte, cultura, natura, sport, enogastronomia, convegnistica, turismo ciclabile, percorsi palladiani, siti Unesco, colline e borghi”.

“Il nostro settore è stato il più penalizzato dalla pandemia - continua il presidente del Federalberghi - avremo una ripresa più lenta di altri comparti. Lo scalo porta turisti veri, sia per il centro città che per la provincia. Per noi, in particolare alcune rotte come Berlino e Bruxelles, sono vere boccate d’ossigeno. Si riparte gradualmente, ma è già molto: è innegabile la forza dell’indotto che potrà ripartire quando tutte le rotte saranno a regime”.