L’orto di Marco, in quel di Roverbasso a Codognè

Un consapevole ritorno alla coltivazione della terra natale

| Sara Armellin |

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Sara Armellin | commenti |

CODOGNE' - La storia di Marco Piccoli è una di quelle che merita di essere raccontate non solo perché parla di giovani che si rimettono in gioco e tornano alla terra, ma perché rappresenta un esempio lampante di come sia possibile applicare alla realtà agricola la consapevolezza che, benché nel piccolo, ognuno di noi può e deve fare qualcosa per migliorare il pianeta.

Siamo a Roverbasso, nei pressi di Codognè, dove nelle giornate limpide lo sguardo si appoggia sulle punte degli alberi in cima al Cansiglio e al Piancavallo.

Marco, classe 1981, è un perito elettronico che, appena diplomato, ha la voglia e l’opportunità di girare il mondo. Lavorando come elettricista per una società di perforazione, trascorre mesi interi sulle piattaforme off shore negli oceani e nei mari dei 4 continenti. Quando mette i piedi a terra, torna a casa e aiuta la mamma Bertilla nell’orto che i Piccoli hanno sempre coltivato al fine dell’autoconsumo. Facendo e leggendo, brigando e vedendo cosa succede nel mondo, si appassiona sempre di più all’agricoltura rigenerativa, studiando e provando nel suo orto tecniche agricole che mettono al primo posto il mantenimento della fertilità del terreno: rotazioni, sovesci, pacciamature, macerazioni, lavorazioni superficiali non invasive.

Perché la consapevolezza che matura in Marco è che solo la terra buona e sana può generare ortaggi salutari. L’incontro con Viviana, cuoca e ora compagna di vita, è stato il LA che ha permesso a Marco di prendere la decisione di aprire l’azienda agricola L’orto di Roverbasso: perché in effetti di questo si tratta! 

Un gran bell’orto di 1.500 mq di superficie, opportunamente suddivisi tra ordinate serre e studiate gombine dove convivono cultivar consociate.

Marco pianta e si prende cura con certosina passione delle classiche orticole di stagione più qualche coltura di nicchia, come lo zafferano e le arachidi. Nel piccolo laboratorio domestico, certificato Piccola Produzione Locale, produce conserve di frutta e verdura con le naturali eccedenze stagionali, con l’aiuto di mamma Bertilla che esegue con sorriso, energia e contagiosa passione le moltissime operazioni agricole manuali necessarie per il buon mantenimento dell’orto rigenerativo.

Il frutto dei raccolti è in vendita nel piccolo negozio a bordo campo, ricavato dal garage di casa, dove si può trovare la frutta e la verdura del giorno, le uova fresche e qualche trasformato. Genuinità, vitalità e buoni sapori garantiti!

 



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Sara Armellin

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