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20 aprile 2024

Treviso

L’odissea di un libero professionista di Treviso per ottenere l’indennità Covid-19

| Gloria Girardini |

| Gloria Girardini |

L’odissea di un libero professionista di Treviso per ottenere l’indennità Covid-19

TREVISO - Un’odissea quella denunciata da un libero professionista di Treviso per ottenere l’indennità Covid-19 del mese di maggio che non è ancora finita. Sono tempi difficili per il mondo del lavoro, la pandemia ha compromesso la vita di molti operatori. Ad essere colpito con violenza il settore dei liberi professionisti. Diverse le persone che hanno fatto richiesta degli ammortizzatori sociali messi a disposizione dallo Stato per sopravvivere in questi mesi difficili. Un contributo che non sempre si è rivelato essere facilmente accessibile e più di qualcuno si è ritrovato a districarsi in un dedalo di informazioni e rimbalzi.

 

“Sono un libero professionista e con la presente sono a raccontarvi la mia odissea (per usare un eufemismo) con l’INPS di Treviso e l’indennità COVID-19 del mese di maggio-ha scritto un lettore che ha preferito rimanere anonimo- ho presentato i primi di agosto la domanda per l’indennità COVID-19tramite il mio commercialista avendone tutti i requisiti previsti, dopo aver già usufruito senza intoppi delle precedenti per marzo e aprile, la vedo respinta poco dopo con la scusa che non risulto essere iscritto alla gestione separata, cosa non vera”. Da lì è partita tutta una trafila per il lavoratore che ha inviato una richiesta di revisione senza ottenere risposta.

 

Ha proseguito il lettore: “Ad oggi, 14 settembre, quindi a 40 giorni dalla richiesta, non solo non ho ricevuto nessuna risposta chiara e tanto meno una soluzione al problema, ma col sistema di email e call center centralizzato (non è possibile parlare direttamente con la sede di Treviso), non sono ancora mai riuscito a parlare con nessuno che si occupasse concretamente del problema né ho i riferimenti di chi sia fisicamente responsabile di tali pratiche. Sono riuscito a prenotare un appuntamento in sede provinciale per chiarire”. Diverse le problematiche che i liberi professionisti si sono trovati ad affrontare, tra cui il fatto che per richiedere l’indennità bisogna dimostrare il calo del 33% sul fatturato “Il problema è che ad alcuni sono state saldate delle fatture di dicembre a marzo e quel mese non hanno lavorato. Il nostro settore non ha uno stipendio fisso”.

 



Gloria Girardini

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