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23 aprile 2024

Treviso

L’Avis agli imprenditori trevigiani: “Favorite la donazione dei dipendenti”

L’appello è stato raccolto dall’imprenditore Baseggio di Ponzano e dai suoi operai

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

donazione sangue lavoratori

TREVISO - “Chiediamo agli imprenditori trevigiani di favorire la donazione dei dipendenti, accordando a lavoratori e lavoratrici donatori il permesso ad assentarsi per la donazione, conciliando le esigenze produttive con il gesto di solidarietà”. Stefano Pontello, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso, si rivolge al tessuto imprenditoriale della Marca con un invito a unire le forze per poter preservare gli adeguati livelli di approvvigionamento di sangue e plasma necessari per garantire cure ospedaliere e terapie salvavita.

L’appello dell’Avis ha subito avuto una risposta positiva da parte dell’imprenditore Adriano Baseggio, della B.F. Termoidraulica Srl di Ponzano, che nei giorni scorsi ha accompagnato quattro operai-donatori dei suoi otto collaboratori al Centro trasfusionale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso quale dimostrazione della possibilità di far convivere le necessità dell’azienda con la concessione del permesso riservato al dono. “Il senso della mia presenza accanto ai miei collaboratori è quello di sensibilizzare la categoria imprenditoriale alla donazione, quale atto di generosità verso il prossimo e investimento di attenzione e responsabilità sociale verso chi sta male e ha bisogno”, ha sottolineato Baseggio al fianco dei suoi dipendenti Mirko Borsato, Simone Pivato, Alessandro Pizzolon, Nicola Baseggio.

 Nella provincia di Treviso i donatori attivi in età lavorativa (fascia 25-65 anni) sono complessivamente 26.506, di cui 9.197 femmine e 17.309 maschi, su un totale di 30.052 donatori che hanno effettuato almeno una donazione negli ultimi due anni. Rappresentano quindi una componente cruciale per avere una raccolta di sangue ed emoderivati capace di soddisfare i fabbisogni clinici e terapeutici. A donare di più sono gli operai (6.499), seguiti dagli impiegati ( 5.955) e dagli studenti (5.403).

Nonostante il periodo particolarmente delicato per le imprese, segnato dai rincari energetici, dalla difficoltà di trovare manodopera e dall’incertezza economica, lo spazio per la solidarietà può essere trovato attraverso dialogo e buon senso.  “La condivisione è la chiave per riuscire a conciliare gli impegni e le scadenze aziendali con la donazione. Non sono tempi facili ma organizzandoci possiamo ricavare la giornata per un permesso coordinato tra gli impegni di cantieristica e la donazione. Il compromesso può essere sempre trovato, con equilibrio e senso pratico – prosegue il titolare Baseggio – Riuscire in questa “impresa” è un investimento per le nostre comunità ed anche per il bene delle nostre aziende”.

 


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Isabella Loschi

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