RUBRICA - Un ritaglio di dolcezza per se stessi, un’occasione per abbandonarsi alle fantasie erotiche, un sistema per conoscersi meglio e per conoscere nei dettagli il proprio corpo oltre che il meccanismo del piacere. Sono moltissimi anni che la sessuologia insegna a superare i tabù della masturbazione. Per gente di una certa età questa pratica è considerata prerogativa dell’epoca adolescenziale oppure dei singles.

L’autoerotismo invece, viene praticato da molte persone per gran parte della vita, anche nei periodi in cui c’è una relazione di coppia. Se qualcuno si chiedesse perché chi ha un partner dovrebbe cercare un piacere sessuale individuale troverà la risposta nel fatto che l’autoerotismo è parte integrante della sessualità. Significa avere a che fare con il proprio corpo, accogliere le sue esigenze, conoscerlo e imparare a chiedere aiuto in caso di disfunzioni. Per molti è come mangiare, dormire o fare pipì. Un bisogno naturale per garantire una buona vita.

La masturbazione può essere un’abitudine che rilassa e scarica lo stress oppure un modo per allenarsi a raggiungere un orgasmo che in coppia non arriva mai. Cambiano il tocco e il tempo, cambiano la scena e l’immaginario erotico. È molto più facile raggiungere il piacere da soli. Ma l’autoerotismo serve anche per sperimentare qualcosa di nuovo da proporre al partner. No, non significa compensare delle carenze nel rapporto. Darsi piacere è una pratica molto più diffusa di quanto pensate, e consente di sviluppare endorfine, molecole del benessere.

Questo momento intimo può restare privato oppure essere condiviso con il compagno o la compagna, al momento giusto. Molti uomini adorano osservare la propria compagna masturbarsi. A volte l’utilizzo di immagini o video pornografici può generare una sorta di gelosia o diventare un’abitudine pericolosa. Se si ricorre alla masturbazione per ovviare a un problema di sessualità nella coppia, parlarne è più importante, per cercare di risolvere la difficoltà.

Qualche donna potrebbe sentirsi esclusa o valutare la cosa come una mancanza di rispetto. Qualche uomo ha paura di non bastare alla propria donna, e qualcun altro la trova bellissima mentre si tocca. Questo spaccato realistico della società mostra da una parte la precarietà dell’amore con gli effetti collaterali di una sessualità piena di tabù con poco dialogo e dall’altra la naturalezza delle relazioni in cui il sesso è esplorato con lo stesso linguaggio, con entusiasmo ed interesse. Ma forse l’ago pende più dalla prima.

Dott.ssa Fanni Guidolin

Specialista nella riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico