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28 marzo 2024

Treviso

L’aria di Treviso tra le più inquinate d'Italia

Il report annuale “Mal’aria 2020” realizzato da Legambiente sull’inquinamento atmosferico in città

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Treviso inquinata

TREVISO - L’emergenza smog sempre più cronica nelle città italiane. Treviso, insieme a Frosinone, Milano, Padova, Torino nel 2020 ha già registrato 18 sforamenti per il di Pm10.

Il report annuale “Mal’aria 2020”, realizzato da Legambiente sull’inquinamento atmosferico in città, che quest’anno si è già aperto con città in codice rosso, relativo al 2019 e sul decennio che ci siamo lasciati alle spalle.

“Il 2019 è stato un anno nero per la qualità dell’aria - sottolinea Legambiente - 26 le città capoluogo fuorilegge sia per polveri sottili (Pm10) sia per l’ozono (O3)”. Prima Torino con 147 giornate fuorilegge (86 per il PM10 e 61 per l’ozono), seguita da Lodi e Pavia.

Treviso ha registrato ben 103 giorni oltre i limiti consentiti per legge (corrispondenti a 35 giorni con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi metro cubo d’aria ndr), 62 giorni si sforamenti per Pm10 e 41 per l’ozono. Città soffocate dallo smog, dove l’aria è irrespirabile sia d’inverno sia d’estate. Nella classifica delle città fuorilegge ci sono quasi tutti i capoluoghi veneti, ad eccezione di Belluno. Peggio di Treviso Padova con 105 sforamenti e Venezia con 109 giorni fuorilegge.

Nel decennio analizzato da Legambiente, dal 2010 al 1019, il capoluogo trevigiano ha superato il limite per le polveri sottili tutti e dieci gli anni, collezionato complessivamente più di due anni di “giornate fuorilegge”. Lo stesso hanno fatto Padova, Rovigo, Venezia, Verona, Vicenza.

“L’aria in Veneto è malata - commenta Legambiente Veneto - E’ questo il dato che emerge chiaramente dalla classifica in negativo delle città che hanno superato il limite di legge del Pm10 in atmosfera negli ultimi 10 anni. Su 19 città capoluogo che fanno l’en plein a livello nazionale, il Veneto guadagna la prima posizione per numero di capoluogo “malati cronici” con ben 6 città che per tutto il decennio hanno superato i limiti di legge, seguono la Lombardia e l’Emilia Romagna con 5 città ciascuna”.

“El’inizio del 2020 non prospetta nulla di buono. Nelle prime tre settimane del 2020 Treviso ha superato per 19 giorni i limiti di Pm10”. “In questo contesto – commenta il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro – non possiamo che rimanere stupiti dalle continue dichiarazioni di questi giorni da parte di Sindaci e Amministratori pubblici che giocano a confezionare fake news strumentalizzando dati e informazioni parziali per giustificare l’assenza coraggio e di una visione programmatoria a medio e lungo termine. Se infatti il riscaldamento a biomasse a livello regionale e nazionale incide molto sull’emissioni di Pm10 primario, a livello urbano è il traffico il settore maggiormente impattante. La smettano di sostenere il contrario”.

“La debole e sporadica costellazione di misure anti-smog messe in campo dalle città dell’area padana – prosegue Lazzaro – sono solo interventi palliativi di natura emergenziale e non producono effetti duraturi. È urgente mettere in campo politiche e azioni efficaci ed integrate che riguardino tutte le fonti inquinanti, programmando interventi sia sulla mobilità urbana sempre più pubblica, condivisa, a zero emissioni, che sulla riqualificazione energetica, le produzioni industriali e l’agricoltura. Solo così si potrà aggredire davvero l’inquinamento atmosferico, salvaguardare la salute dei cittadini”.

 


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