BROOKLYN (USA) – Nella notte è giunto a termine il – non più idilliaco – rapporto fra gli Houston Rockets e James Harden, che durava da ormai nove stagioni.
Il “barba”, preso atto del ridimensionamento delle ambizioni texane, ha più volte chiesto di essere ceduto e con l’uscita di ieri ha cancellato ogni possibile dubbio riguardo una sua eventuale partenza. Queste le sue parole:
«Non siamo abbastanza bravi, talentuosi e non c’è una gran chimica di squadra. Ho fatto tutto il possibile per provare a vincere, ma la situazione attuale è folle e non penso le cose si possano aggiustare».

Vista la caratura del giocatore, sul piatto erano presenti parecchie offerte, comprese quelle dei Philadelphia 76ers, Miami Heat e Boston Celtics, ma ad andare in porto è stato il maxi-scambio a quattro fra Rockets, Nets, Cavaliers e Pacers, che si è concluso così:
- Houston ha ricevuto Victor Oladipo, Dante Exum, Rodions Kurucs e un pacchetto di scelte;
- Jarrett Allen e Taueran Prince sono volati in Ohio;
- Caris LeVert è passato ad Indiana;
- Harden, come detto, è approdato nella Grande mela.

Nonostante abbia dovuto sacrificare pezzi importanti del proprio roster per arrivare alla stella mancino, grazie a questa trade Brooklyn ha elevato il suo status a vera e propria pretendente al titolo, poiché, specialmente nella Eastern Conference, non molte squadre possono contare su un trio dominante come quello formato da Harden, Kevin Durant e Kyrie Irving.
La palla adesso passa nelle mani di Steve Nash, che alla sua prima esperienza da head coach dovrà gestire la pressione, ma soprattutto il talento che un gruppo del genere si porta appresso, e che saremo curiosi di capire se basterà per conquistare l’anello NBA 2021.