VITTORIO VENETO - In linea con quanto sta avvenendo negli altri stabilimenti italiani del gruppo Iveco, nonché Stellantis, Cnhi e Ferrari, anche i lavoratori della Iveco di Vittorio Veneto hanno proclamato 8 ore di sciopero per mercoledì 23 aprile contestualmente al blocco degli straordinari e delle flessibilità. Braccia incrociate dunque per l’intera giornata lavorativa, per protestare contro l’azienda e per sostenere le richieste contenute nella piattaforma rivendicativa della Fiom votata dalle lavoratrici e dai lavoratori inerente al rinnovo del biennio economico del contratto collettivo specifico di lavoro.

La mobilitazione, sostenuta dalla Fiom Cgil di Treviso, mira a ottenere sostanziali aumenti salariali sui minimi tabellari nell’ambito della trattativa a livello nazionale che dopo due incontri effettuati nei giorni del 20 dicembre scorso e del 15 gennaio non ha più avuto. Lo sciopero si pone in una campagna più generalizzata di iniziative che nel mese di aprile ha già coinvolto e coinvolgerà su tutto il territorio nazionale lavoratori e lavoratrici in mobilitazioni che rivendicano tutele rispetto all’erosione dei redditi determinata dall’inflazione e dal crescente costo della vita, che il CCSL non è stato in grado di salvaguardare.

“I lavoratori richiedono poi un cambiamento radicale nella struttura del premio di risultato, affinché preveda una parte fissa e nessuna penalizzazione legata a malattia o infortuni sul lavoro - spiega Manuel Moretto della Fiom Cgil di Treviso -. Inoltre, urge un’integrazione del reddito per lavoratrici e lavoratori qualora l’azienda ricorra alle sospensioni utilizzando la cassa integrazione. Chiediamo dignità e attraverso tutele economiche efficaci per le lavoratrici e i lavoratori di Iveco e per tutti i metalmeccanici che ogni giorno vedono il proprio potere d’acquisto eroso da preoccupanti aumenti del costo della vita”.

Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo