Israele riprende i raid su Gaza: almeno 330 morti, ucciso un generale di Hamas
Falliti i negoziati per il cessate il fuoco, Netanyahu ordina un'offensiva più dura

GAZA - L’aviazione israeliana ha ripreso i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, causando almeno 330 morti e 300 feriti. Tra le vittime c’è anche il generale Mahmoud Abu Watfa, a capo del ministero dell’Interno di Hamas, secondo fonti del movimento citate dall’Afp.
L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha confermato che lui e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato una nuova offensiva contro Hamas, dopo il fallimento dei negoziati. Israele accusa il gruppo islamista di aver rifiutato ogni proposta per il rilascio degli ostaggi e ha dichiarato che da ora agirà con una “forza militare crescente”.
Hamas ha denunciato la rottura unilaterale della tregua da parte di Israele e ha chiesto ai mediatori Egitto, Qatar e Stati Uniti di intervenire. In un comunicato, ha accusato il governo Netanyahu di “mettere a rischio la vita degli ostaggi” e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di imporre un cessate il fuoco immediato.
La tregua, durata circa due settimane e mezzo, avrebbe dovuto entrare in una seconda fase, con il ritiro delle truppe israeliane in cambio della liberazione degli ostaggi. Israele, però, ha escluso questa possibilità, ribadendo che la guerra continuerà fino alla distruzione completa di Hamas.
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