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29 marzo 2024

Treviso

Isee, boom di richieste nella Marca: "Ora è in pericolo la gratuità del servizio"

L'allarme dei Caaf Cgil: "Da inizio anno crescita del 30%, servono adeguati finanziamenti statali"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Monica Giomo

TREVISO - Dall’inizio dell’anno oltre 26mila le domande elaborate, 6mila in più rispetto ai primi 5 mesi del 2021. È boom per l'Isee in Provincia di Treviso, ma senza le adeguate coperture finanziarie pubbliche è a rischio la gratuità del servizio erogato dai Centri di Assistenza Fiscale.

A lanciare l’allarme, il Caaf Cgil di Treviso, che nelle 17 sedi della provincia ha elaborato a partire da gennaio 2022 oltre 26mila Dichiarazioni Sostitutive Uniche, necessarie proprio per calcolo dell’Isee. Un numero, quello delle pratiche per richiedere l’Indicatore della situazione reddituale, che già a fine maggio si avvia a eguagliare quanto registrato per l’intero 2021, anno nel quale sono state 30mila le richieste presentate con l’assistenza del Caaf della Camera del Lavoro trevigiana. Una crescita prevedibile con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico, fronteggiata dalle strutture con il potenziamento degli organici del personale. A pesare è però l’incognita delle coperture finanziarie. A oggi, la compilazione per i cittadini è gratuita, perché il suo costo è corrisposto dallo Stato ai Centri di Assistenza Fiscale che offrono il servizio, tuttavia, a fronte del balzo delle richieste, le risorse stanziate per il 2022 sono già prossime a esaurirsi.

“L’aumento delle pratiche Isee registrato nel 2022 nella Marca – afferma Monica Giomo, amministratrice delegata del Caaf Cgil Treviso – si allinea al dato nazionale, con 7,8 milioni di famiglie che a questo scopo si sono rivolte ai Centri di Assistenza Fiscale. Una crescita, legata anche all’Assegno Unico in vigore da marzo, che preoccupa, dal momento che in forza della convenzione con l’Inps, anche nel 2022 saranno i Caf a trasmettere la stragrande maggioranza delle richieste. Una permanente emergenza dai toni paradossali che continua a ripresentarsi come uno spauracchio anno dopo anno, con nuovi provvedimenti che vengono sempre più spesso collegati all’Isee, omettendo però il tema dell’adeguamento delle coperture finanziarie. Già a fine 2021 avevamo previsto questo boom e potenziato di conseguenza il personale, ma potrebbe non bastare. Siamo ben consapevoli dell’importante ruolo di assistenza che offriamo ai trevigiani, per questo chiediamo con urgenza interventi strutturali che ci permettano di sostenere sia questo investimento sia il mantenimento della gratuità del servizio Isee”.

 


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