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28 marzo 2024

Treviso

Io, massone a Treviso

Le ragioni della massoneria spiegate da un Maestro venerabile

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Io, massone a Treviso

TREVISO - Dentro le mura, dentro Calmaggiore, dentro la cità di Signore & Signori immortalata da Pietro Germi nel 1966 (e mai davvero mutata) si respira aria di massoneria.

Ci sono almeno due logge storiche (quelle del Grande Oriente) a portare avanti una tradizione che, a Treviso, risale al 1906.

106 anni fa, nel capoluogo della Marca, è stata fondata la Loggia del Grande Oriente, che  porta il numero 77 (su un totale 3500 logge), ma che - di fatto (visto che alcune logge sono state chiuse nel frattempo) è la 23esima in ordine di nascita. Si chiama "Paolo Sarpi" e ha sede in un edificio di cui non è dato sapere l'esatta ubicazione. Perché la segretezza, dopo un secolo, resta una delle caratteristiche della massoneria. E dei sui adepti.

Ma, sottovoce (come in questo caso), qualcuno di massoneria vuol parlare apertamente.

Il Maestro Venerabile della Loggia Paolo Sarpi (una trentina di iscritti, di diversa estrazione sociale, con un'età che oscilla tra i 24 e gli 89 anni) è disposto a rilasciare un'intervista a OggiTreviso. E a comunicare il suo nome.

Incuriositi?

Diciamo di sì.

Chi è il maestro venerabile della loggia Paolo Sarpi? E' un medico che lavora a Treviso e dintorni. Ha 43 anni e è entrato nella massoneria 8 anni fa.

Come?

Il Maestro Venerabile (aspettiamo a rivelarvi il nome) è stato cooptato da qualche iniziato. "Fino a qualche tempo fa - ci spiega - era infatti il passaparola a permettere l'ingresso nella massoneria. Uno veniva segnalato e, se accettava di far parte del sodalizio, dopo essersi sottoposto ai riti iniziatici del caso, veniva accettato nella loggia. Per me è stato così. Ora, invece, internet, i format reperibili online, hanno consentito un accesso più semplice e "meno personalizzato" alle logge. Teoricamente, chiunque sia spinto da un vero interesse verso la massoneria potrebbe entrarne a far parte."

Perché qualcuno dovrebbe entrare nella massoneria?

Per un desiderio di perfezionamento intellettuale e spirituale.

Come definirebbe la Massoneria?

una scuola iniziatica che poggia le basi su una trasmissione millenaria. La Massoneria moderna è Inglese. Nasce ufficialmente nel 1717 quando 4 logge a Londra si uniscono per formare la Gran Loggia di Inghilterra, ma è una commistione di tradizioni che seguono un unico filone plurimillenario che è quello delle scuole misteriche e iniziatiche. È l’Ermetismo la chiave, la Gnosi. La struttura è Pitagorica, ma ci sono forti influssi del Templarismo, dei Rosacroce, dell’Illuminismo. La Massoneria moderna inoltre non sarebbe certo quella che è senza i Neoplatonici di Cambridge che si ispirarono al Rinascimento Italiano, ai lavori di Marsilio Ficino commissionati dai Medici di Firenze. È una linea in cui si inseriscono Dante, Giordano Bruno, Pico della Mirandola, Shakespeare, che continua nella Massoneria di Goethe, Mozart, Verdi, pittori surrealisti, grandi architetti come Gaudì, scrittori come Carducci, Pascoli, D’Annunzio, Quasimodo scienziati e uomini di pensiero come Newton, Franklin, Einstein, Freud, Marconi, Fermi. Ma l’origine è più lontana, nell’Egitto forse, passando per i Misteri Eleusini e il Mitraismo, con contatti più o meno ravvicinati con gli Esseni, le sette gnostiche zoroastriane, il Sufismo persiano e arabo, la Qabbalah ebraica, i Catari, l’Alchimia spirituale. L’esoterismo occidentale e quello del Medio Oriente.

Chi sono i massoni oggi?

Pesone di tutte le età, dotate di buona cultura, che cercano di perfezionarsi di continuo.

Che pensa degli eventi di cronaca degli ultimi anni che hanno avuto come protagonista la massoneria?

C’è in Italia ancora diffidenza verso la nostra Istituzione. È cattiva informazione. Per la Gran Loggia, la riunione annuale dei maestri di tutt’Italia, c’è sempre il saluto delle massime autorità dello Stato. Quest’anno per esempio del Presidente della Repubblica e di quello della Camera: non sarebbero tenuti a farlo e non metterebbero la loro reputazione in gioco se non fossero certi di legittimare un’Organizzazione onesta. Poi bisogna distinguere tra la Massoneria riconosciuta, a livello internazionale, e le Logge che potrebbero sorgere di continuo dovunque. Ai fatti di cronaca recente che hanno fatto più scalpore il GOI era sempre estraneo. Ci sono inoltre delle normative interne per le quali chi ha problemi legali viene espulso: anche se dovesse ricoprire cariche elevate, è fuori in giornata. A livello centrale questo salvaguardia la nostra rispettabilità, ma ha anche ragioni pratiche: il lavoro di Loggia viene ostacolato da persone così, che disturbano l’Armonia e non possono offrire più niente per la crescita degli altri.

Si parla spesso di Teoria del Complotto che vi vede coinvolti nell’influire sulla vita di nazioni intere...

Le teorie cospirative sono tra le cose che ci divertono di più leggendo articoli e siti internet. Devo ammettere che sono interessanti e seguono un filo logico fino a quando arrivano alla massoneria. A quel punto fanno il salto di fiducia: essendo le persone implicate potenti o interessate all’esoterismo devono per forza essere massoni e se nulla dimostra che lo siano è perché è un’organizzazione segreta. Essendo una forma associativa c’è questo rischio, come per le altre. Ma meno delle altre: per entrare bisogna avere la fedina penale immacolata, cosa che non esiste per esempio per ricoprire ruoli in un partito politico. Si tenta poi di fare una selezione all’inizio tra chi vuole entrare, impedirlo a chi ha motivazioni materiali, a chi è in cerca facili carriere e guadagni. Infine c’è il modo di isolare chi lo fa: non è un dovere rimanere per sempre nella nostra Istituzione ma neanche un diritto. La struttura piramidale nel grande Oriente d’Italia è solo di tipo amministrativo e rappresentativo: i Venerabili sono eletti annualmente dalla Loggia e il Gran Maestro dai Maestri di tutt’Italia. Il senso della Massoneria è la Libertà, non ci sono direttive dall’alto. La Loggia è sovrana e all’interno di essa tutti hanno pari dignità..

Quali sono gli effetti diretti sulla società?

La massoneria si inserisce nella Via Regale, quella cavalleresca per intendersi, dell’azione. L’impostazione di base le è stata fornita dalla Libera Muratoria iniziatica, dei costruttori di cattedrali. Non è una via contemplativa fine a se stessa ma si esprime nel lavoro, che per noi è la piena espressione dell’uomo. L’azione nella società è quella del singolo con le sue energie e una sua coscienza.

E' vero che in Italia ci sono circa 22 mila massoni?

Non sono i numeri che ci interessano. Altri dati possono inorgoglirci, gli anni di vita per esempio: essendo la nostra una istituzione tradizionale troviamo piacere a manifestare la nostra età, celebrare anniversari di fondazione per esempio. La nostra Loggia di Treviso ha 106 anni, siamo tra le più antiche d’Italia. Sono 1500 solo quelle del GOI (che è l’Obbedienza più antica) e noi siamo tra le prime 25. Ha resistito a due guerre, al fascismo, il mondo è cambiato più volte e questa Loggia è ancora qui. Il rispetto per l'esperienza degli anziani si sposa con l'apertura alle idee e all’entusiasmo dei più giovani che offrono stimoli e linfa vitale. Se fosse stata una associazione per fare affari, o a fini politici, o anche culturali, solo filantropica o altro, non sarebbe vissuta così tanto: il contatto tra persone di natura così diversa, l'avvicendarsi di più generazioni nel portare avanti lo stesso "progetto" non sarebbe stato possibile senza una ossatura spirituale, la volontà di migliorare sempre, l'autoperfezionamento.

Il lavoro in Loggia in cosa consiste?

Molto non si può dire. Anche perché non è una conoscenza trasmissibile quella della propria esperienza. Si possono mettere gli altri in condizione di sperimentarla, ma anche così sarà la loro, filtrata dalla propria visione delle cose.

Il segreto al giorno d’oggi è ancora giustificabile?

Libri e siti sviscerano nei dettagli molti particolari pochi anni fa tenuti nascosti. Se fanno danni lo fanno solo per i massoni stessi all’inizio del percorso che conoscono le fasi successive prima di aver sviluppato i mezzi per meglio comprenderle. Molti di questi sono scritti dai massoni stessi per orgoglio ed entusiasmo, perché non sentono di avere nulla da nascondere, perché sanno che tutti i libri non potranno mai svelare lo stato mentale legato al lavoro effettivo, come tutto il sapere non può codificare una intuizione.

Cosa cercate precisamente?

Questa è la vera domanda; a cui non c’è una risposta univoca perché dipende da chi la dà e dal suo livello di sviluppo. Il fuoco dentro le cose, il proprio posto nel mondo, il senso della vita. Una visione pulita forse: coltivare il proprio senso di discernimento, liberarsi di pregiudizi e di tutto quello che si è appreso nel corso della vita dando per scontato che fosse vero solo perché qualcuno ce lo ha insegnato. Rafforzare la propria coscienza, il senso del giusto. O cercare di definire ciò che rende viva la vita.

Cosa si insegna in Loggia?

Da noi non ci sono correnti, visioni dogmatiche e scuole di pensiero. Tutto è vagliato alla luce della ragione. L’unica cosa che si può insegnare è quella di imparare da soli. Si forniscono mezzi e Simboli, spunti e approcci, ma nessuna Verità. È la ragione di base delle allegorie simboliche della Scuola ermetica.

Come convincete ad entrare nella massoneria?

Il proselitismo è contrario alle forme tradizionali, si valutano le domande che ci sono già. Posso dire i motivi più frequenti che spingono ad avvicinarsi alla ns Isituzione: un senso di incompletezza, la necessità di trovare un senso alla propria vita e all'esistenza, l'aspirazione a una visione spirituale unita all'insoddisfazione per le risposte offerte di consuetudine, la voglia di migliorare, di avere una vita più piena di quella "comune", di entrare in contatto con persone che abbiano i propri interessi, o solo aspirazioni di crescita culturale. Poi la ricerca si affina: il massone cerca il proprio elemento distintivo, la propria essenza, la consapevolezza della propria natura per proiettarla volontariamente nella propria azione. Integrazione nella Natura, presenza, partecipazione attiva all'esistenza, coscienza di tutte le parti di sè stesso e guida di esse, atto di volontà decisionale che diventa a questo punto pieno e irresistibile.

Tutto chiaro?

La loggia Paolo Sarpi è aperta agli iniziati una volta la settimana. Il maetro venerabile assicura che lì dentro non si fa politica, nel senso che le adesioni partitiche sono escluse dalle discussioni, Assicura che l'intento non è quello di schierarsi per una forza politica o per un'altra, nè di "cospirare". I temi trattati, in segreto, sono filosofici, esoterici, letterari.

Preclusioni?

Una: le donne non possono entrare nella loggia del Grande oriente. Ma per il maestro venerabile questa non è una discriminazione. "Le donne - dice - godono di un grande rispetto. Ma per statuto, nella loggia del Grande Oriente, non sono ammesse".

Tutto qui. Anzi no: il nome, rivelato, del Maestro venerabile è Paolo Panetta.

 


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