Invasione cimici asiatiche, l'esperto: "C'è il rischio di essere sommersi nella prossima stagione"
Preoccupazione nel trevigiano, a rischio mele, pere e kiwi
|
TREVISO - La Halyomorpha halys, nome scientifico dell'insetto diventato noto negli ultimi tempi come "cimice asiatica", avrebbe cominciato ad attaccare le piante di mele e di pere, con i primi danni visibili sui frutti, ed a minacciare le piantagioni di kiwi anche nel trevigiano.
L'allarme giunge da Confagricoltura che conferma perciò come la specie, finora rilevata in Emilia Romagna e in Piemonte, sia sbarcata anche in Veneto dove i primi esemplari erano stati individuati lo scorso agosto. Per Stefania Kofler, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Treviso, la situazione è "molto preoccupante perché il tessuto dei frutti in formazione viene interamente succhiato dagli insetti, causando un effetto sughero con deformazione e marcescenza".
Le cimici, asiatiche, in questo momento particolarmente invadenti nell'area di Nervesa della Battaglia, si starebbero espandendo anche nei comuni a sud comparendo anche su vigneti, pescheti e seminativi. La Halys, spiega ancora Kofler, "non ha antagonisti naturali e si riproduce in maniera massiccia. Una cimice può fare fino a 200 uova, cioè quattro volte quelle di una cimice 'nostrana', e si sposta velocemente, in sciame, percorrendo anche cinque chilometri al giorno. C'è il rischio di essere sommersi nella prossima stagione e il guaio - conclude - è che i trattamenti consentiti sono insufficienti a combattere il flagello".