MONTEBELLUNA – Il caso dell’automobilista entrato al casello della Superstrada Pedemontana Veneta è poi uscito a quello di Treviso Sud dell'autostrada A27, costretto a pagare 21,70 euro di pedaggio per soli 14 km, divulgato da OggiTreviso ha ispirato un’interrogazione alla Giunta regionale del Veneto sottoscritta dai Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo di Europa Verde. “Consultando il sito infoviaggiando.it, alla sezione pedaggi emerge, che per la tratta Montebelluna-Treviso Sud la tariffa minima (veicoli di classe A) applicata è di € 21,70 (circa 1,55 euro a chilometro), cifra che aumenta a 22, 60 euro inserendo i parametri Montebelluna-Treviso A27-SPV (veicoli di classe A): eppure si tratta di soli 14 chilometri – spiegano i consiglieri regionali -. Scegliendo come punto di uscita Treviso-SPV A27, mantenuto l’ingresso al casello di Montebelluna, la tariffa è considerevolmente inferiore: € 2,70: un errore madornale, peraltro segnalato anche da alcuni cittadini, cui porre urgentemente rimedio, considerato che già più di qualche automobilista è incappato nella tariffazione da record per percorrere soli 14 chilometri”.

L’automobilista del Montebellunese, rimasto vittima di questo sbaglio, aveva infatti raccontato che quanto ha dovuto sborsare era non solo confermato dal resoconto di quanto pagato con il telepedaggio ma anche dal sito infoviaggiando.it che riporta fedelmente l’importo ma evidenzia anche come altri percorsi diano importi errati. “Se non si trattasse di un evidente errore, le cui conseguenze a carico degli utenti sono di non poco conto, saremmo legittimati a pensare che questa superstrada sia lastricata d’oro 18 carati - dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo -. Poiché anche i sassi in Veneto sanno che salasso rappresenti questa opera per le tasche dei cittadini, ci chiediamo se un monitoraggio costante sul funzionamento dei meccanismi tariffari della Pedemontana Veneta non sia minimamente esigibile, senza che siano gli stessi cittadini a doversi prodigare in comunicazioni via e-mail al servizio clienti della SPV, ricevendone peraltro risposte interlocutorie del tutto insoddisfacenti. Per questo abbiamo presentato una interrogazione alla Giunta affinché solleciti correzioni e si attivi per far ottenere i rimborsi ai malcapitati.”

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