28/03/2024pioggia

29/03/2024nuvoloso

30/03/2024coperto

28 marzo 2024

Italia

"Intercettazioni imbarazzanti'', porte chiuse all'udienza del processo sul caso escort

|

|

Giampaolo Tarantini

MILANO - E' stata ascoltata a porte chiuse una intercettazione di un colloquio telefonico tra la testimone Sonia Carpentone, ragazza immagine milanese, conosciuta anche come Monia, e uno dei fratelli Tarantini al processo in corso davanti alla seconda sezione del Tribunale di Bari. La decisione è stata presa dal collegio della seconda sezione, presieduto da Luigi Forleo, durante l'udienza del processo escort che vede imputate sette persone con le accuse, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

 

In precedenza, nel corso della deposizione della teste, erano già state ascoltate conversazioni particolarmente scabrose tra Giampaolo Tarantini (IN FOTO), principale imputato del processo, e Sonia Carpentone che peraltro ha detto di avere avuto una relazione sessuale con l'imprenditore barese. Di fronte alla richiesta di ascolto di una nuova intercettazione da parte della pm Eugenia Pontassuglia e per evitare momenti imbarazzanti per la teste, il Tribunale, dopo una breve camera di consiglio, ha chiesto al pubblico e ai giornalisti di allontanarsi dall'aula del tribunale di Bari. 

 

La teste ha spiegato che spesso incontrava Tarantini, (per il quale "avevo un debole") e che questi spesso la invitava a conoscere altre persone ma "mai mi ha chiesto di avere rapporti intimi con altre persone".

 

Tuttavia proprio in una intercettazione, particolarmente scabrosa, ascoltata in aula, durante la quale Giampaolo Tarantini invita Sonia Carpentone a incontrare a Milano suo fratello Claudio Tarantini, uno degli imputati, Giampy usa una terminologia esplicita e volgare.

 

La pm ha ricordato alla teste anche alcuni sms tra Carpentone e Claudio Tarantini e un appuntamento con il fratello di Giampy all'hotel Principe di Savoia di Milano del 3 settembre 2008. La donna ha negato che Claudio possa averle chiesto di concedersi ad altri uomini.

 

Nel corso dell'udienza è stata ascoltata una intercettazione di una telefonata tra Giampaolo Tarantini e Maria Stella Novarino, una delle testimoni che partecipò ad alcune feste nell'autunno 2008 a palazzo Grazioli a Roma a casa dell'ex premier Silvio Berlusconi. "Farai tardi, tu", le dice Tarantini prima di una serata. "Cosa c'è in programma? una notte brava?", risponde ridendo la giovane che ha riferito che, sia all'epoca che attualmente fa la professione designer.

 

Quest'ultima ha confermato la partecipazione a una cena il 21 ottobre del 2008, dopo di che avrebbe declinato altri inviti e di averne accettato un altro poco prima di Natale. La giovane ha spiegato che per lei qualsiasi serata che va oltre le 23 può considerarsi 'brava'. In un sms di quella sera, dopo che Tarantini le avrebbe fatto segno di rimanere, lei scrisse: "Ci sono troppe persone, non ha mostrato nessun interesse".

 

Novarino, che aveva in precedenza precisato di non avere ricevuto compensi per la partecipazione a quelle serate, ha spiegato che si riferiva al fatto che" nessuno aveva mostrato interesse" nei suoi confronti e che non si sarebbe riferita a Silvio Berlusconi. A quell'sms, Tarantini rispose: "E' presto". Novarino ha detto di avere rifiutato un oggetto di bigiotteria che rappresentava la figura di una farfalla, dono accettato da altre invitate, perché "non era necessario", ha spiegato. Invece ha riferito di aver accettato una foto di Berlusconi autografata.

 

A quella cena "c'era anche Manuela Arcuri", ha affermato. Prima di lei ha deposto Michaela Pribisova, ragazza immagine slovacca, che ha spiegato, rispondendo a una domanda dell'avvocato di Tarantini, Nicola Quaranta, "di non avere avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi" e che lo stesso Tarantini non le avrebbe mai fatto questo tipo di proposta.

 



Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×