ASOLO - "Integrazione è una parola che non uso più." A dirlo è Don Bruno Baratto, originario di Pederobba e direttore dell'Ufficio pastolale Migrazioni Migrantes della diocesi. L'occasione è il saluto della comunità indiana trevigiana a Don Giuseppe Arichira Chacko, viceparroco di Casella d'Asolo e Villa, che mercoledì ritorna in patria dopo 10 anni passati nella diocesi di Treviso.

"Questa comunità ha i figli che sono nati qui e come tante altre" ha detto Don Bruno "stanno facendo crescere il territorio in cui vivono. Questi sono i fatti che vedo." La comunità indiana, insediata nel trevigiano, ormai da più generazioni, rappresentano il 2% della popolazione straniera presente in provincia e ha due forti comunità cristiane a Cavaso del Tomba/ Possagno ed Istrana: circa 80 famiglie, 300 persone circa di rito cattolico, anche se all'interno raggruppano 4 gruppi religiosi diversi. "Vi ha conosciuto, ha celebrato per voi, ma ha vissuto insieme a noi." ha sottolineato Don Gabriele Bittante, originario proprio di Villa d'Asolo, predecessore di Don Bruno e oggi parroco di Pregaziol. Un saluto particolare è arrivato dagli alpini di Casella: "Disponibile come pochi, è stato davvero il parroco di tutti."