Insegnanti precari e Covid: convocazione online per le assegnazioni
Niente più confronto ma solo un impersonale “prendere o lasciare” che rispetto alle consuetudini storiche lascia l’amaro in bocca
TREVISO - Esistono liturgie anche nel mondo della scuola. Un vero e proprio rito si celebra ogni anno, nei primissimi giorni di settembre, con il conferimento delle supplenze annuali. Centinaia e centinaia di aspiranti docenti, pronti a strappare una cattedra, fino al 31 agosto se va di lusso; oppure al 30 giugno e ci si può accontentare.
Assiepati solitamente nell’aula magna del “Palladio” a Treviso, in attesa della chiamata anche per cinque o sei ore per un arco complessivo di durata delle operazioni di una settimana all’incirca: prima le maestre della scuola dell’infanzia e della primaria. Poi i professori delle medie e quindi i docenti delle superiori, rigorosamente distinti, come squadre di calcio, con i colori e il gagliardetto della propria classe di concorso: Lettere, Storia e Filosofia, Matematica, Lingue, Educazione fisica.
Il primo vero giorno di scuola per gli insegnanti cosiddetti “precari” che però guai se non ci fossero: sarebbe la paralisi dell’attività didattica. E come scrive il poeta: “Settembre andiamo è tempo di migrare”, ogni anno si presentano puntuali, di primo mattino, nel giorno della convocazione. E a forza di rivedersi anno dopo anno, è sempre una festa rincontrarsi, abbracciarsi, scambiarsi informazione su quella scuola dove l’uno è già stato o su quel dirigente che “evitalo, per l’amor di Dio”; addirittura sui bidelli: “Bada che da me hanno in mano l’istituto”.
Nell’a.d. 2020 tutto questo è già un ricordo. Il coronavirus ha rovinato la festa. I supplenti verranno sì convocati ma in rete, da casa. Prendere o lasciare, senza poterti consultare, far due conti, vedere quale posto ha scelto quel collega in graduatoria prima di te. La rinuncia comporta non avere più la possibilità, per tutto l’anno, di ottenere ulteriori supplenze. Così come la mancata assunzione in servizio o l’abbandono dello stesso.
Sul sito web di ciascun provveditorato sarà pubblicato il calendario delle convocazioni; non saranno inviate mail agli aspiranti supplenti. E se ieri sera sono state pubblicate, in zona Cesarini, le graduatorie, adesso non resta che attendere il link per il collegamento con l’ufficio scolastico provinciale per l’agognato incarico. Che tutti sperano di non essere costretti a svolgere a distanza.
Roberto Grigoletto