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19 aprile 2024

Treviso

Iniziava oggi, 700 anni fa, il viaggio raccontato da Dante nella Divina Commedia

Anniversario celebrato in anno pandemico con eventi social e televisivi. La presidente della Società dantesca di Treviso, Vincitorio: "Dante parla ai giovani perché ha il cuore in fiamme come loro".

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Iniziava oggi, 700 anni fa, il viaggio raccontato da Dante nella Divina Commedia

TREVISO - I settecento anni dalla morte di Dante Alighieri vengono ricordati nel “Dantedì, oggi 25 marzo, data in cui secondo gli studiosi è iniziato il viaggio di cui egli narra nella “Divina Commedia” e scelta dal Governo per le celebrare l’autore e protagonista. Nel 2021 ancora pandemico gli eventi social ma pure televisivi non mancheranno. Molti sono iniziati già ai primi di marzo. Anche a Treviso, dove la Società Dante Alighieri proporrà oggi il convegno “Dante tra mondo antico e Medio Evo”, in collaborazione con l'Amministrazione comunale e l'Associazione Italiana di Cultura Classica di Treviso. La professoressa Giuseppina Vincitorio è la presidente della Società dantesca.

Un anniversario importante in un anno particolare. Che “Dantedì” si celebra oggi?

C’è stato un fiorire di iniziative un po’ dappertutto, sia in ambito scolastico che tra le associazioni e le Istituzioni pubbliche. La forzata clausura, il tempo dilatato, ci hanno portato a riscoprire la lettura e quindi la letteratura, in modo particolare anche l’Inferno di Dante, la Commedia e in particolare l’uomo Dante. Tutti abbiamo sentito di essere in una selva oscura e tutti abbiamo il bisogno di tornare a riveder le stelle E chi meglio di Dante può rappresentare i sentimenti dell’animo umano, chi meglio di lui può rappresentare la speranza e la certezza che è possibile trovare la strada della rinascita

I giovani amano ancora Dante?

E’ con sempre maggiore sorpresa che ci accorgiamo che i giovani apprezzano ed imparano ad amare Dante, anzi credo che proprio i giovani siano gli interlocutori privilegiati dell’Alighieri, perché il poeta spiritualmente è vicino a loro, anche se spesso, soprattutto a scuola, lo si presenta esclusivamente come il Sommo Poeta, austero, lontano e inarrivabile. Dante parla ai giovani perché ha il cuore in fiamme come loro. Vive la sua passione politica con il massimo coinvolgimento, fino a scendere in battaglia a Campaldino e rischiare la vita, fino a morire in esilio. E vive l’amore con lo stesso impeto; i giovani ritrovano in Dante la descrizione del proprio tormento. I ragazzi, che sanno idealizzare i propri sentimenti, e non hanno ancora bisogno dell’appagamento del possesso, possono comprendere l’amore di Dante meglio degli altri.

Oltre all’amore, cosa insegna ancora il Sommo Poeta ai nostri ragazzi?

L’etica politica che la Commedia esprime e attraverso la quale riscoprono la legalità, la coerenza, la consapevolezza. Il vigore con cui Dante attacca le ipocrisie della società dell’epoca è più attuale che mai e le sue idee trovano ancora posto nel dibattito dei nostri giorni. La Commedia è un capolavoro che è patrimonio di tutti, e, dopo sette secoli, appartiene ancora alle nostre vite.

Non è faticoso studiarlo a scuola?

Certo bisognerà imparare a presentarlo in modo diverso a scuola, insegnare a coglierne la poesia, la passione, la tensione ideale. Oggi intanto costituiremo il Gruppo giovani della Dante che per il momento è nato presso il Liceo Duca degli Abruzzi e che ha in animo di allargarsi anche ad altri istituti. Un gruppo che vive in autonomia con una propria organizzazione e che condivide gli ideali della Società e del Comitato. E’ una grossa opportunità per sviluppare le competenze di consapevolezza della bellezza del patrimonio linguistico e culturale italiano. I ragazzi saranno in qualche modo ambasciatori e custodi della cultura.

Come opera la Società che presiede?

La Società nazionale Dante Alighieri è la più antica istituzione italiana, ha sede a Roma ma con quasi 500 comitati sparsi in tutto il mondo dalla Cina all’America latina, agli Stati uniti. Celebriamo questi primi settecento anni con un 'monumento a Dante', una piattaforma digitale che esprime la fiducia nella lingua e nella cultura italiane. Avrà tre stanze: una per l’apprendimento della lingua, una per la formazione dei docenti, e una terza in forma di agorà di divulgazione della cultura. Ci saranno corsi di lingua online, certificazioni e tanta cultura oltre ad una app “Scopri l’Italia di Dante” viaggio sulle orme di Dante.

Cos’altro in cantiere?

Il Comitato di Treviso cerca di creare un dialogo tra generazioni aprendosi molto alle scuole e ai giovani. Abbiamo potenziato la nostra presenza sui social e non ci siamo fermati nemmeno in questo periodo utilizzando il digitale per le relazioni e per gli incontri culturali. Siamo riusciti a rispettare il calendario degli Incontri culturali previsti per l’anno accademico 2020-2021, anche se in modo virtuale. Crediamo che la Dante possa essere centrale nel processo di rinascita del Paese. La cultura è una risorsa per superare la realtà in momenti così complessi, il convegno occasione per lanciare un messaggio di speranza e di fiducia.

 


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Roberto Grigoletto

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