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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"Inguardabile": polemica sulla nuova aiuola di fronte alla chiesa di San Giacomo

La nuova aiuola realizzata davanti alla chiesa di San Giacomo di Veglia divide i vittoriesi, come pure i parrocchiani

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO – Per molti è “inguardabile”, per altri “funzionale”. La nuova aiuola realizzata davanti alla chiesa di San Giacomo di Veglia divide i vittoriesi, come pure i parrocchiani. Realizzata non in piano, ma con un lieve declivio che si alza man mano che ci si avvicina alla chiesa (tanto che qualcuno l’ha ribattezzata “rampa di lancio”), è contornata da un muretto di cemento sul quale, per la maggiore, sono stati puntati gli occhi della gente. L’aiuola si trova giusto nel punto in cui piazza Fiume si biforca, da un lato la statale Alemagna, dall’altro la provinciale che va verso San Martino di Colle Umberto.

 

«Le persone sono divise fra chi dice che è un obbrobrio e chi dice che è una cosa valida – testimonia il parroco di San Giacomo, don Giulio Fabris -. Questo intervento davanti alla chiesa è stato fatto senza che mi fosse presentato nulla. È vero, si tratta di un’area comunale. Ma a mio avviso sarebbe stato opportuno aver interpellato la parrocchia visto che l’aiuola si trova davanti alla chiesa. Solo la ditta è venuta a chiedermi se poteva occupare uno spazio a lato della chiesa per il cantiere. Mi hanno detto che avrebbero fatto l’aiuola, così l’ho saputo. E solo a rimozione della rete ho visto di che si trattava. Anch’io mi sono fatto un’idea, ma la tengo per me». Al centro l’aiuola ha mantenuto lo storico olivo. Rinnovata invece l’illuminazione pubblica, via i vecchi pali per far posto a quello nuovo. Ora si attende solo il ripristino dell’illuminazione della facciata della chiesa.

 

L’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan storce il naso guardando la nuova aiuola. «Diversamente non potevamo fare: il progetto era già stato approvato dalla precedente amministrazione e aveva avuto il via libera della Sovrintendenza. I lavori al nostro arrivo erano già appaltati e se li avessimo bloccati, avremmo dovuto pagare una penale – racconta -. Mi sono dunque trovato tra le mani questa cosa, ho cercato di incidere in qualche modo parlando con l’architetto e smussando gli spigoli verso la chiesa che, qual ora un’auto sbandi e ci finisce contro, sono molto pericolosi. Chiaro che questa aiuola resterà a imperitura memoria di chi l’ha ordinata. Ora cercheremo di capire, previo l’ok della Sovrintendenza, se potremo migliorarla esteticamente, magari rivestendo il grigio cemento dei muretti con delle pietre o altro materiale».

 

Ottavio Pasquotti, ex assessore ai lavori pubblici, non ci è andato tenero: «È la degna replica di quanto fatto a piazza Meschio. Su quei muri occorre incidere a eterna memoria i nomi degli autori e di chi ha approvato quell’aiuola». E sul web tanti i commenti postati dai vittoriesi, divisi tra chi plaude all’opera voluta dall’amministrazione Tonon che, insieme ad altre, negli ultimi anni ha valorizzato il cuore di San Giacomo con investimenti per complessivi 200mila euro, chi invece non comprende quel tipo di intervento.

 



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Claudia Borsoi

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