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03 ottobre 2023

Politica

Inchiesta Covid Bergamo, archiviazione per Conte e Speranza

| AdnKronos |

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Giuseppe Conte e Roberto Speranza

Il tribunale dei ministri ha archiviato l'inchiesta nei confronti dell'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza indagati a Bergamo per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle prime fasi della pandemia. La decisione arriva dopo che la procura di Brescia aveva chiesto l'archiviazione e dopo che i due politici indagati si erano difesi davanti ai giudici.

“Non è in alcun modo possibile stabilire, anche solo in astratto e in via di mera ipotesi, che quelle morti siano state determinate dalla mancata attivazione della zona rossa il 2 marzo 2020”, scrivono i giudici del tribunale rispetto alla mancata chiusura dei comuni bergamaschi di Alzano e Nembro. Secondo la consulenza del professor Andrea Crisanti la mancata zona rossa avrebbe determinato 4.148 morti in più.

CONTE
"Accolgo positivamente la decisione del Tribunale per i reati ministeriali di Brescia di archiviare con formula amplissima la mia posizione di indagato sulla questione Covid - dice Conte, in un punto stampa a Montecitorio - Questo mi ripaga anche dell'impegno: i giudici sottolineano che sarebbe stato irragionevole, in quel momento e con le informazioni che si avevano, una diversa decisione, visti i diritti di rango costituzionale che erano in gioco. Questo mi conforta, ma rimane il dato per la perdita collettiva: tantissimi morti, tantissima sofferenza e tantissimo dolore".

SPERANZA
"La procura di Brescia ha appena archiviato il procedimento a carico mio e di Giuseppe Conte relativo alla gestione della pandemia. Sono molto sollevato da questa decisione", il commento di Speranza su Facebook. "L’Italia, pur tra mille difficoltà e colpita per prima in Occidente, ha dimostrato durante l’emergenza Covid di essere un grande Paese. Personalmente ho fatto davvero tutto il possibile in quei giorni terribili per difendere la salute degli italiani", aggiunge Speranza. "La cosa più difficile di queste settimane è stata spiegare ai miei figli cosa stesse accadendo. Ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia e oggi è emersa la verità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore a tutte le persone che mi sono state vicine", conclude Speranza.

FAMILIARI VITTIME: VILIPENDIO A MEMORIA NOSTRI CARI
"Delusi e amareggiati" i familiari delle vittime del Covid-19. In una nota, i familiari delle vittime aderenti all'associazione #Sereniesempreuniti, scrivono: "Ancora una volta ci è stato negato di poter conoscere la verità sulla morte dei nostri cari e di migliaia di persone che, come emerso dalle risultanze della coraggiosa indagine della Procura di Bergamo, si sarebbero potute salvare".

Questa archiviazione, prosegue la nota, "è uno schiaffo in faccia a tutti noi e all'Italia intera che si merita un sistema politico e di giustizia più trasparente. Siamo intransigenti con quanto fatto dalla Procura di Brescia e dal Tribunale dei Ministri: l'archiviazione è un vilipendio alla memoria dei nostri familiari, un bavaglio, l'ennesimo in un'Italia corrosa dall'omertà contro cui ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo nelle sedi che ci restano, come quella civile".

 



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