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13 febbraio 2025

Conegliano

Imprenditore coneglianese scagionato dall'accusa di spaccio: era troppo ricco

Sentenza inedita: ricco, quindi innocente

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Spaccio a Conegliano

CONEGLIANO - Un noto e facoltoso imprenditore cinquantenne di Conegliano è stato assolto dalle accuse di spaccio di stupefacenti con una motivazione particolare: "troppo ricco per spacciare". Questa sentenza, emessa dal giudice per le indagini preliminari, ha concluso un'indagine che ha destato scalpore in città.

I Dettagli del caso
Nel corso del 2023, le forze dell'ordine hanno condotto, a seguito di una intercettazione telefonica, una perquisizione nell'abitazione dell'imprenditore, dove hanno rinvenuto quantità significative di diverse sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, eroina e hashish. Le dosi trovate, secondo l'accusa, erano sufficienti per ipotizzare un'attività di spaccio.

Nonostante le prove, l'imputato ha sempre sostenuto che le sostanze fossero destinate esclusivamente all'uso personale suo e della consorte, negando fermamente qualsiasi coinvolgimento in attività di spaccio.

 

La strategia difensiva e la sentenza
La difesa ha adottato una strategia che si è rivelata efficace, basandosi sulla notevole ricchezza del cliente. L'imprenditore stesso ha dichiarato in aula di non avere alcun bisogno economico che giustificasse lo spaccio di stupefacenti.

Il giudice, accogliendo questa linea argomentativa, ha emesso un'assoluzione con rito abbreviato, ritenendo plausibile che una persona di tale status economico non avesse motivo di intraprendere attività illegali per profitto.

Le implicazioni del caso
Questa sentenza solleva qualche interrogativo sulla percezione del crimine in relazione allo status socio-economico. Il caso potrebbe creare un precedente controverso, potenzialmente influenzando future decisioni giudiziarie in casi analoghi.

Il contesto dell'indagine
L'indagine che ha coinvolto l'imprenditore coneglianese era parte di un'operazione più ampia coordinata dalla Procura di Venezia, mirata a smantellare una rete di spaccio nella regione. I nomi dell'imprenditore e della moglie emersero durante intercettazioni portando alla perquisizione della loro abitazione.

 


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Carlo De Bastiani

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