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20 aprile 2024

Treviso

Immigrazione: "Dagli slogan elettorali ai fatti, ora serve un grande lavoro”

Atalmi della Cgil di Treviso scrive al neo ministro dell’Interno Matteo Salvini

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Nicola Atalmi

TREVISO - “Nei giorni del suo insediamento al Viminale vogliamo augurare al neoministro Salvini buon lavoro. Un lavoro importante la aspetta - indirizza direttamente le sue parole Nicola Atalmi della segreteria provinciale Cgil di Treviso con delega all’immigrazione - e noterà essere parecchio più impegnativo di quello di leader politico, che sul fenomeno dell’immigrazione ha costruito il suo successo elettorale. Più impegnativo e molto differente. Sono certo che lo verificherà da subito, solo dopo i primi giorni di euforia mediatica".

"Differente e difficile rispetto alla campagna elettorale per due motivi: primo perché all’opposizione e in campagna elettorale sembra tutto più facile di quando i problemi devi affrontarli e risolverli, il secondo perché scoprirà che il fenomeno migratorio non è fatto solo di numeri: numeri degli sbarchi, numeri dei soldi spesi per l’accoglienza, numeri dei rimpatri, perfino numeri dei morti in mare. No, l’immigrazione è fatta di persone in carne e ossa: persone disperate, truffate, sfruttate. Persone che hanno dei sogni, che vogliono assicurare un futuro ai propri figli, donne coraggiose. Così sono le persone che emigrano - sottolinea Nicola Atalmi -: come lo furono, al tempo e per alcuni versi anche oggi, gli italiani, i veneti, i trevigiani".  

"Lei - prosegue Atalmi - in mezzo a tanti slogan elettorali, a dire il vero, ha detto anche delle verità: che l’Europa ha lasciato l’Italia e i Paesi costieri soli nell’affrontare le migrazioni irregolari, che dietro i flussi dei barconi c’è malavita senza scrupoli, come nell’accoglienza c’è in mezzo a tanta solidarietà anche business spregiudicato e affari sporchi.   

"Ora è atteso alla prova dei fatti - conclude Atalmi -. Se sarà in grado di combattere i trafficanti di esseri umani e imporre all’Europa una assunzione di responsabilità rispetto alla prima accoglienza ci troverà al suo fianco. Come, stia sicuro, saremo inflessibili nel pretendere il rispetto dei diritti umani di tutte e tutti e una politica di integrazione degna di un grande Paese di emigranti come è l’Italia”.  

 



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