Immigrati contro la crisi creano una "cassa peota"
Prestiti all'interno delle comunità per darsi sostegno
TREVISO - Contro la crisi e senza il sostegno dei familiari lontani, gli immigrati trevigiani hanno adottato una strategia per sopravvivere alla disoccupazione dandosi un sostegno reciproco: una sorta di “cassa peota”.
Ciascuna persona versa nelle casse comuni delle associazioni delle comunità etniche di cui fanno parte una quota e poi questi fondi vengono distribuiti a chi ne ha bisogno, ad esempio perchè ha perso il lavoro o non riesce a pagare l'affitto o le bollette, che poi restituirà nel tempo la somma, senza il pagamento di interessi. Ad evidenziare il fenomeno è la Caritas di Treviso, il sistema è diffuso soprattutto tra gli africani, ma non mancano forme di solidarietà etnica, ossia persone provenienti da paesi diversi che si aiutano a vicenda.
La Marca, è la provincia in Veneto in cui si fermano più stranieri, che a fine 2011, erano 104.998, il 10,5% dell'intera popolazione.
“Treviso è la provincia in Veneto in cui si fermano più stranieri.
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Le nazionalità più numerose sono quella dei rumeni (18,8%), seguita da marocchini e albanesi. Pur registrando un calo della nascite anche tra gli immigrati sono proprio loro, a mantenere in positivo il rapporto tra nati e morti, altrimenti negativo se limitato ai soli italiani.