VITTORIO VENETO - “Qui sto bene, perché mi sento a casa e sono seguito”: è, questo, il ringraziamento rivolto al personale da uno degli oltre 500 pazienti assistiti nei primi tre anni di attività dell’Hospice Casa Antica Fonte. Presso il Centro Residenziale per le Cure Palliative dell’Ulss 7, attivo a Vittorio Veneto, sono state accolte, dal novembre 2012, soprattutto persone colpite da tumore in fase avanzata (che hanno rappresentato il 90% circa degli assistiti) ma, anche, pazienti affetti da malattie croniche ed evolutive (epatopatie, patologie cardiache, respiratorie, neurologiche e nefrologiche in primis). Il 65% dei malati proveniva dall’Ospedale, il resto dal proprio domicilio più di 9.000 i giorni di assistenza erogati, con una degenza media di circa 18 giorni.

Presso Casa Antica Fonte è attivo, da fine 2014 in via sperimentale, anche l’Ambulatorio di Cure Palliative con funzione di Day Hospice, presso il quale pazienti e familiari trovano supporto medico ed assistenziale. Il servizio è rivolto alle persone che necessitano di valutazione, diagnosi e trattamento specialistico per il controllo ottimale dei sintomi, compreso il dolore, e per il supporto alla famiglia, o di prestazioni programmabili non eseguibili a domicilio, con l’obiettivo di migliorare e preservare il controllo dei sintomi e la qualità di vita. L’attività è andata via via crescendo: nel 2015 le prestazioni erogate a livello ambulatoriale sono state oltre 200.

“Il dato sicuramente più importante di questi primi tre anni di attività – sottolinea Riccardo Carlon, responsabile della struttura – è rappresentato dagli oltre 80 malati che, una volta raggiunto il controllo dei sintomi, hanno potuto fare ritorno a casa: questo, insieme all’avvio dell’Ambulatorio e del Day Hospice, conferma il ruolo dell’Hospice come luogo di cura”.

Luogo di cura di cui pazienti e familiari hanno apprezzato, soprattutto, “la professionalità, l’amore e la gentilezza del personale”, esprimendo piena soddisfazione per la qualità delle cure ricevute. “Il bilancio di questo triennio? Quello più significativo lo hanno fatto i pazienti e i familiari che hanno riempito di toccanti testimonianze e affettuosi ringraziamenti al personale un librone che sta all’entrata di Casa Antica Fonte - sottolinea Francesco Benazzi, commissario dell’Ulss 7. Grazie all’Hospice abbiamo donato, oltre alle cure, serenità e un sorriso a persone che, spesso, stavano vivendo le ultime settimane della loro vita e questo è un grandissimo risultato”.

All’umanizzazione della struttura hanno contribuito, in questi anni, anche le numerose iniziative realizzate in collaborazione con il Comitato per l’Hospice e con la Lilt: dalle mostre al rito del tè ogni pomeriggio, dai concerti al sostegno dati a pazienti e familiari dai quaranta volontari che si alternano nella struttura di via Palmanova.