TREVISO - Dopo l'attacco russo all'Ucraina, la paura, l’angoscia e la gara di solidarietà per aiutare il popolo ucraino, i trevigiani dovranno fare ancora i conti con l’impennata dei prezzi di petrolio, gas, energia. Prezzi alle stelle anche per le derrate alimentari: dall'Ucraina infatti, arriva in Italia il grano tenero per la produzione di pane e biscotti per una quota pari al 5% dell'import totale nazionale, il doppio rispetto ciò che proviene dalla Russia (fonte Coldiretti). L'Ucraina, inoltre copre il 20% complessivo del mais importato dal nostro Paese.

Un caro prezzo che si riverserà sulle tasche dei cittadini, imprese e amministrazioni. “E’ un vero salasso anche per il Comune di Treviso - ammette il sindaco Mario Conte - . Guardando le bollette dell’energia, e calcolando i costi in aumento, abbiamo stimato che andremo a pagare dai 3 ai 4 milioni in più all’anno. Un aumento che inciderà per il 5% sul bilancio della nostra amministrazione”. "Ci mettiamo nei panni delle famiglie, degli artigiani, degli imprenditori, delle associazioni culturali e sportive, del volontariato, che si trovano a dover far fronte ad un amento spropositato dei costi di gestione tale da mettere in discussione il futuro delle loro attività”.

Da qui l’appello del sindaco Conte al governo: “Questa non è una soluzione risolvibile dal basso ma va risolta a livello governativo. E’ fondamentale mettere subito dei soldi a disposizione e soprattutto lavorare per calmierare le tariffe per il futuro”.