ROMA - La frase risale al 2009. Piero Fassino, dagli studi di Repubblica tv, consigliava a Beppe Grillo, reo di essersi auto-candidato alle primarie del Pd, di fondare un partito per i fatti suoi: "... poi vediamo quanti voti prende", aveva aggiunto con evidente scetticismo.

Una frase che oggi torna indietro come un boomerang e rimbalza in Rete accompagnata dalla consueta ironia dei social network. La 'profezia' del sindaco di Torino torna d'attualità proprio per una trovata dei 5 Stelle che, nelle tappe dello tsunami tour, la rimandavano puntualmente in onda sul maxi-schermo rallentando la frase incriminata "per consentire all'intera piazza di udire e riflettere sulla lungimiranza" dell'esponente dem, come spiegato dal palco. Venerdi' scorso in piazza San Giovanni le parole di Fassino sono state ricoperte dai fischi, oggi invece sono accompagnate dal sarcasmo della Rete e da 'cinguettii' al vetriolo.

"Pare che Fassino negli anni '70 abbia detto - scrive un utente di Twitter - 'Jobs, fatti un' azienda tua e poi vediamo...'". E via di questo passo, all'insegna dell'ironia più sferzante. "Se Soldini pensa di essere tanto bravo, cominci a prendere lezioni di windsurf sul lago di Garda, poi vediamo cosa combina".

"Ma Fassino è forse la reincarnazione di Nostradamus? - ironizza un'utente - solo che quest'ultimo era addirittura più attendibile nelle sue previsioni...". "Se Paul McCartney crede di essere così bravo - rincara la dose un altro tweet mutuato dal Crozza di ieri a Ballarò - si faccia una sua band e vediamo quanti dischi vende". "'640 kb basteranno per tutti' - scrive un altro utente - l'ha detto Fassino nel 1986 in una conversazione privata con Bill Gates".

Ma c'è anche chi tenta una timida difesa dell'esponente dem. "Be', in fondo chi l'avrebbe mai detto che sarebbe andata cosi'? E poi basta sparare sulla croce rossa, all'arrembaggio dem ci penseranno i grillini. Povero Fassino...".