Green pass obbligatorio, l'allarme lanciato da Ascom Vittorio Veneto: "Attività rischiano di trovarsi scoperte"
“Il rischio è che, in caso di assenza di un lavoratore per mancanza di certificato, le attività si trovino scoperte e costrette a interrompere il lavoro”
VITTORIO VENETO - “Il rischio è che, in caso di assenza di un lavoratore per mancanza di certificato, le attività si trovino scoperte e costrette a interrompere il lavoro”. A lanciare l’allarme è Ascom Vittorio Veneto.
Da domani, infatti, il Green Pass sarà obbligatorio anche per i lavoratori. “Le disposizioni sull’obbligo del Green Pass per i dipendenti, per le piccole imprese e soprattutto per i pubblici esercizi, che non possono contare su un’ampia forza lavoro, presentano possibili criticità, a partire dall’organizzazione del lavoro”, sostiene l’associazione di categoria. L’obbligo della certificazione verde, quindi, potrebbe mettere in difficoltà soprattutto le piccole attività.
“La possibilità di sostituzione dei dipendenti senza Green Pass prevista per le Pmi, infatti, non va oltre i 20 giorni, un lasso di tempo certamente non sufficiente a formare ed inserire un nuovo lavoratore”, rende noto Ascom.
L’associazione di categoria lancia quindi un appello: “E’ necessario, in sede di conversione, un intervento urgente, che faciliti l’accesso alle sostituzioni, equipari i costi del contratto di sostituzione a quelli del lavoro stagionale e allunghi i 20 giorni previsti dalla norma, quanto meno per sollevare in parte le imprese dalle difficoltà evidenziate. E soprattutto si riconsideri la reintroduzione dei “vecchi voucher”, come da tempo stiamo chiedendo a gran voce”.