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29 marzo 2024

Treviso

Green pass: “Garantire l’accesso e l’erogazione dei tamponi anche negli hub”

Larichiesta del sindaco Cisl Treviso Belluno, Paglini:"Il sistema deve assicurare il servizio sia nel privato che nel pubblico"

| Isabella Loschi |

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Massimiliano Paglini

TREVISO - “Continuiamo a ritenere quella vaccinale la sola ed unica via per proteggere sé stessi e gli altri dal rischio contagio ma dal momento che il Decreto prevede la possibilità di optare per il tampone per ottenere il certificato verde, riteniamo sia dovere del sistema sanitario e delle Ulss garantire costanza di approvvigionamento di tamponi alle strutture private e potenziare quelle pubbliche per assicurare il servizio, ancorchè a pagamento, a tutti coloro che dovranno tamponarsi ogni due o tre giorni fino al 31 dicembre”. E’ la richiesta della Cisl Treviso Belluno in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro.

Per il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini è dunque “dovere e responsabilità del servizio pubblico consentire, in presenza di regole certe, efficienza dei servizi che eroga, incluso quello dei tamponi a chi ne farà richiesta”.

“La priorità - prosegue Paglini - dev’essere la tutela del funzionamento delle aziende e degli uffici pubblici attraverso la garanzia per tutti di poter accedere ai luoghi di lavoro con il green pass a prescindere da come viene generato il certificato verde. Se non arriveranno rapidamente garanzie sull’erogazione dei tamponi si rischia la tempesta perfetta: da una parte la scarsità di materie prime e dall’altra possibili defezioni di lavoratori che potrebbero pregiudicare il funzionamento di intere linee produttive. È dovere di tutti gli attori in gioco agire per garantire possibilità di tamponarsi a chi sceglie di non vaccinarsi”.

“L’obbligo del pass - conclude Paglini - si sta dimostrando efficace per la tenuta dell’economia e della coesione sociale: a noi interessa quanto agli imprenditori che le aziende possano funzionare regolarmente e che i lavoratori possano operare in sicurezza. Per questo servono urgenti sinergie e una comunione di intenti tra Organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e Ulss: la gestione dell’emergenza durante la prima fase della pandemia, con la stesura e l’applicazione dei Protocolli per la scurezza è un esempio di come le cose possano essere gestite bene e con responsabilità se c’è un impegno comune su un unico obiettivo”.

Riguardo alla novità contenuta nel Decreto sulle capienze varato giovedì dal Governo, che prevede per i datori di lavoro la possibilità di verificare il possesso del green pass da parte dei propri dipendenti anche in anticipo e prima dell’ingresso in ufficio per garantire “l’efficace programmazione del lavoro”, Paglini sostiene che “la norma è di buon senso ed evita il caos soprattutto negli uffici pubblici e nelle aziende di media e grande dimensione”.

 


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