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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"E' grazie a lui se i profughi hanno un tetto. Perché è stato espulso?"

Famiglie vittoriesi lanciano petizione su Change.org: "Ritiro Immediato del Foglio di Via a Parrinello"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Parrinello con alcuni profughi

VITTORIO VENETO - Ha aiutato i profughi a trovare una casa, ha fatto valere un loro fondamentale diritto. Li ha accompagnati in Municipio, si è proposto (e posto) come mediatore linguistico tra loro e gli assessori. Ha fatto sì che quattro ragazzi con regolare permesso di soggiorno non fossero costretti a dormire su una strada questo inverno.

E’ stato cacciato da Vittorio Veneto, etichettato come soggetto pericoloso e bandito dalla città per i prossimi tre anni. Per la seconda volta.

 

E’ la storia - in breve - di Pier Lorenzo Parrinello che nell’ultimo anno ha dato supporto ai richiedenti asilo del Ceis, per poi farsi carico della causa di quattro migranti che avevano ottenuto la protezione sussidiaria e, di conseguenza, avevano perso il diritto all’accoglienza presso il centro di Serravalle.

E’ la storia di uomo che - già espulso dalla città tramite un provvedimento che poi il Tar ha annullato ritenendolo illegittimo - si è visto di recente recapitare un secondo foglio di via firmato dal questore di Treviso Caccapaglia. Un provvedimento contro il quale è stata lanciata una raccolta firme su Change.Org, dove è possibile sostenere la petizione delle famiglie che in questi mesi hanno assistito i quattro migranti grazie alle lotte di Parrinello. Una petizione in cui si chiede al Questore di Treviso il ritiro immediato del foglio di via.

 

“Siamo un gruppo di oltre cinquanta cittadini e famiglie del Vittoriese che dalla fine del mese di dicembre scorso si è fatto carico di dare un'accoglienza dignitosa ad alcuni profughi che, dopo essere stati ospitati presso il Ceis avendo ottenuto avario titolo il permesso di soggiorno, sono stati estromessi dalla struttura e si sono trovati sulla strada - scrivono le famiglie vittoriesi - Ci sentiamo perciò solidali con una delle persone che nel nostro territorio ha cercato di far conoscere, tramite una manifestazione non autorizzata, ma comprensibile, questa inspiegabile “carenza” legislativa e di aiutare le persone che sono costrette a subirla”.

 

"E' stato grazie alle manifestazioni e iniziative del Signor Pier Lorenzo Parrinello che come cittadini e famiglie siamo venuti a conoscenza delle gravi difficoltà dei profughi usciti dal centro di accoglienza -scrivono ancora i cittadini - ci siamo attivati con la sua collaborazione per cercare di trovare delle soluzioni e in particolare alcune famiglie hanno temporaneamente ospitato, gratuitamente o per le sole spese vive, queste persone migranti in difficoltà. Abbiamo dato il via ad una colletta a cui hanno aderito le famiglie e altre persone per contribuire alle spese per il sostentamento dei profughi. Gazie ai fondi raccolti in questo momento è possibile dare una risposta dignitosa almeno alle loro necessità primarie e, allo stesso tempo, costruire percorsi per l'acquisizione di un bagaglio culturale che permetta loro di integrarsi nella nostra società".

 

Su Charge.org le famiglie chiedono il contributo di tutti: una firma, per far sentire la propria voce. Una firma, contro un provvedimento che colpisce chi difende i diritti dei profughi. Che sono i diritti di tutti.

 

 

 


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Stefania De Bastiani

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