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24 aprile 2024

Treviso

Grave carenza di infermieri nella Marca: sindaci e centri servizi dal Prefetto

La richiesta: "Va Prorogata al 2023 la possibilità di assumere personale sanitario extra Ue"

| Isabella Loschi |

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infermiere

TREVISO - “La carenza di infermieri, già evidente nel periodo antecedente la pandemia si è ulteriormente aggravata a seguito del Covid-19. Tale carenza è dovuta in parte al turn over per dei pensionamenti e in parte alle assunzioni di un significativo numero di infermieri, molti dei quali provenienti dai centri di servizi per anziani non autosufficienti, da parte delle Ulss a seguito dei concorsi di Azienda Zero".

Così i sindaci della Marca, insieme ai presidenti e ai direttori dei 54 centri servizi della Provincia, che nel corso di un incontro in Prefettura a Treviso con il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, hanno illustrato i problemi dovuti alla carenza di personale infermieristico nel mercato del lavoro, che sta mettendo in difficoltà ospedali e case di risposo.

Il percorso formativo per accedere alla professione di infermiere  prevede una laurea triennale il cui accesso è a numero chiuso: per l’anno accademico 2020/2021 sono stati messi a disposizione 16.013 posti (esclusi i posti da infermiera ostetrica e pediatrica) a fronte, di una carenza di 63.000 unità”.

“Al Prefetto - spiegano - abbiamo chiesto da un lato di sostenere la richiesta di proroga  dei termini attualmente previsti, oggi fissati al 31 dicembre al 31 dicembre 2023, per le assunzioni in deroga, ovvero assunzione di personale sanitario non appartenente all’Ue che sia iscritto, nello Stato di provenienza, all’albo delle professioni sanitarie, con permesso di soggiorno per lavoro, per figure di infermieri e oss presso strutture pubbliche e private accreditate, così da sopperire alla grave carenza di personale sanitario e sociosanitario che si riscontra soprattutto nelle Rsa e nelle strutture analoghe”.

“Altrettanto importante – aggiungono - l’avvio di un’interlocuzione con Prefettura, Ispettorato del Lavoro e Questura per individuare la procedura che garantisca il rapido rilascio del nulla osta propedeutico al rilascio del permesso di soggiorno, per l’accoglimento di infermieri provenienti da paesi extracomunitari”.

 


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