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17 giugno 2025

Cronaca

La grandine esce dal wc nella casa al secondo piano (VIDEO)

Com’è stato possibile?

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

GRANDINE WATER

PINEROLO - La scena sembra uscita da un film apocalittico: chicchi di grandine che erompono dal water, invadendo il bagno di un appartamento al secondo piano nel centro di Pinerolo. È accaduto giovedì 22 maggio, durante un nubifragio che ha scaricato sul territorio piemontese una quantità di ghiaccio pari a 15 cm di accumulo in meno di un’ora. Il video, diventato virale grazie alle riprese di Andrea Vuolo di Meteo in Piemonte, mostra non solo l’insolita fuoriuscita dai sanitari, ma anche strade trasformate in fiumi bianchi, con automobili parcheggiate ricoperte da una coltre gelata.

Un sistema fognario al collasso
L’episodio del wc è sintomo di un problema più ampio: la rete fognaria, oberata dall’intensità della precipitazione, ha raggiunto il punto di rottura. I chicchi – alcuni grandi come noci – hanno otturato i condotti, costringendo l’acqua mista a ghiaccio a risalire attraverso gli scarichi degli edifici, incluso un appartamento al terzo piano nella vicina San Secondo. «Non era mai successo in 20 anni di monitoraggio», ha commentato Vuolo, sottolineando come l’evento abbia superato ogni previsione nonostante l’allerta gialla emessa da Arpa Piemonte per rischio idrogeologico.

Oltre il danno, la beffa
Le conseguenze sono state plurime: nell’ospedale Agnelli si sono verificate infiltrazioni d’acqua, mentre decine di auto hanno riportato ammaccature e parabrezza frantumati. Il settore agricolo, già provato da un maggio insolitamente piovoso, ha registrato danni a frutteti e coltivazioni di mais, con gli agricoltori locali che parlano di «una stagione da dimenticare». A peggiorare il quadro, la chiusura di sottopassi e tratti della provinciale 589, già allagati durante un precedente nubifragio il 20 maggio che aveva costretto le scuole a sospendere le lezioni.

Il clima che interroga
Questo evento non è un caso isolato. Come evidenziato dalle previsioni della Società Meteorologica Italiana, il Piemonte sta vivendo un aumento esponenziale di fenomeni estremi: solo nel maggio 2025 si contano quattro allerte gialle, con accumuli pluviometrici del 40% superiori alla media. Se da un lato le autorità locali annunciano interventi per potenziare le infrastrutture idriche, dall’altro crescono le voci di chi vede in questi episodi un campanello d’allarme del cambiamento climatico.

La cronaca di Pinerolo solleva questioni cruciali: la necessità di adeguare i sistemi di drenaggio urbano a eventi sempre più violenti e l’urgenza di politiche agricole che prevedano fondi per le calamità. È emblematico che un comune come Pinerolo, non nuovo a fenomeni temporaleschi, sia stato colto impreparato. Investire nella manutenzione ordinaria e in tecnologie di monitoraggio avanzate non è più un’opzione, ma una priorità per evitare che il prossimo nubifragio si trasformi in un disastro.

 



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Carlo De Bastiani

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