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28 marzo 2024

Treviso

Il Governo impugna la legge per il corso di medicina a Treviso, Zaia non ci sta

"Noi andiamo avanti, un'impugnativa da azzeccagarbugli"

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Il Governo impugna la legge per il corso di medicina a Treviso, Zaia non ci sta

TREVISO -  "A me non interessa nulla dell' impugnativa, incomprensibile e ridicola, e andiamo avanti. Quindi gli studenti si iscrivano perchè l'anno accademico 2020-2021 avrà gli studenti a Treviso e poi il conto lo pagherà chi va a dire che questa formula è sbagliata". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, sull'impugnativa, decisa dal Consiglio dei Ministri, della legge regionale che istituisce un corso di laurea in medicina e chirurgia a Treviso, in accordo con l'Università di Padova. Per Zaia "è un'impugnativa che è scappata di mano a qualche azzeccagarbugli di uffici, non della politica. L'impugnativa si può presentare come ultimo giorno il 16 giugno e quindi il Governo ha ancora dei giorni prima di depositarla".

 

Il governatore ricorda che l' impugnativa addebita "due colpe: che i 6 mln di euro per attivare il corso vengono pescati nei 9 mld e 600 mln del budget sanitario della Regione e per qualche azzeccagarbugli sono una sorta di sopruso. Da una parte il Governo sta pensando di investire 3 mld per la sanità, dall'altro impugna per 6 mln. L'altro aspetto è quello della programmazione, ma è superato. Pertanto - dice -invito il Governo di prendere in mano le carte e chiudere velocemente". "Se Roma deciderà di impugnare saprà che si troverà l'artiglieria pesante, da un punto di vista tecnico-legale, e si andrà in Corte Costituzionale per chiedere se è tanto sopruso destinare una certa somma alla formazione universitaria di studenti che faranno i medici".

 



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