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29 marzo 2024

Castelfranco

GOMIERATO: «SU GIORGIONE È CALATO IL SILENZIO»

Preoccupazione dell’ex sindaco per le celebrazioni

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GOMIERATO: «SU GIORGIONE È CALATO IL SILENZIO»

CASTELFRANCO Lancia l’allarme Maria Gomierato: la sua preoccupazione riguarda Giorgione e le iniziative legate al quinto centenario dalla morte.

Ad avviso dell’ex sindaco (in foto mentre taglia il nastro del Museo Casa Giorgione con Giancarlo Galan), finita la grande mostra, non si è più fatto nulla, o quasi, per promuovere la figura del pittore.

Riceviamo e pubblichiamo una nota in chi manifesta tutte le sue perplessità sull’operato della nuova amministrazione

2010, anno di Giorgione

Sta calando una cortina di silenzio, o forse una cortina fumogena, sul nome più rappresentativo della città di Castelfranco, la città di Giorgione, il nome su cui si sono fatti i maggiori investimenti degli ultimi anni per promuovere la cultura e l’immagine della città.

Dalla chiusura della bellissima Mostra che ha acceso i riflettori sul grande pittore e che ha portato a Castelfranco 140.000 visitatori, sono passati 3 mesi abbondanti e di Giorgione, nell’anno del V° centenario, non si sente più parlare. E’ difficile darsi una spiegazione ed è abbastanza inquietante questo silenzio! Sappiamo tutti, cittadini, amministratori e struttura comunale, che è stato fatto un lavoro enorme per celebrare questo grande artista nel suo territorio, con un progetto articolato e complesso, con un importante investimento di capitali pubblici e privati, con Banche, Fondazioni e Aziende che hanno affiancato Regione e Comune in primis, un investimento che ha portato entrate importanti all’Amministrazione Comunale di Castelfranco, un vero “tesoretto” che ha superato le più rosee previsioni.

E adesso tutto tace: chiusa la grande Mostra che ha tenuto la Città sotto i riflettori per 4 mesi, dopo il cambio dell’Amministrazione comunale di Giorgione non si parla più, scomparso dal panorama cittadino e veneto. Nessuna comunicazione sulla riapertura, tardiva, del Museo Casa Giorgione e i visitatori, pochi, pochissimi, ci capitano per caso: nessuna promozione, nessuna informazione, nessuna attività, nessuna proposta culturale che rinnovi l’interesse su Giorgione nell’anno di Giorgione 2010.

Non si sta minimamente sfruttando un marchio che ha dimostrato grandissima forza attraendo 140.000 persone in 4 mesi (è stata fra le 4 mostre più visitate d’Italia) e che ha dato ossigeno all’indotto turistico in un momento di grave generale crisi: è come se un imprenditore avesse fatto un grande investimento per lanciare un prodotto, questo prodotto avesse incontrato grande favore e l’imprenditore, come risposta, lo avesse tolto dal mercato!

Il Sindaco parla di Giorgione solo per citare “La scure di Tremonti su Giorgione”, segnalando il rischio che il Convegno Internazionale previsto dal progetto scompaia! Questo importante evento è già programmato da oltre un anno ma, se non viene messo in agenda in tempi stretti, rischia di saltare. Per fare cose importanti bisogna muoversi con largo anticipo, non si portano qui studiosi di fama internazionale se non si programmano per tempo il calendario, i temi, le iniziative, le ricerche, le collaborazioni, e se non si garantiscono le risorse umane ed economiche necessarie: si rischia di perdere il treno.

Ma non dovevamo avere la “filiera”? E’ in questi frangenti che si dimostra di saper passare dalle parole ai fatti! La Lega ha vinto le elezioni soprattutto puntando sulla “filiera”, garantendo che loro avrebbero avuto maggiori finanziamenti e finanziamenti certi. Bene. Con la precedente amministrazione i finanziamenti sono arrivati, quando la “filiera” era quella dei buoni progetti, l’unica che secondo me ha forza e dignità. Ora vedo una filiera di giustificazioni: per i rinvii, per la perdita di finanziamenti, per possibili nuove decurtazioni, per la scure di Tremonti… Ma è questa la filiera che ci dobbiamo aspettare?

Per la città e per i suoi progetti non possiamo accettare la resa che vediamo oggi: la città merita un’amministrazione che si batta senza cedimenti per il suo presente e per il suo futuro. La cultura, Giorgione, si sono dimostrati punti di forza che hanno superato qui test importanti di livello internazionale e che possono essere veramente strategici per il territorio nel suo insieme, per la ricettività, per il commercio, per l’artigianato, per l’agricoltura, per la valorizzazione dell’enogastronomia e dei servizi, in un momento di grave crisi congiunturale.

Sta alla Lega muoversi con decisione su questo fronte perché siamo a oltre metà del 2010, sta anche alle realtà culturali cittadine e alle categorie economiche far sentire la propria voce poiché i fermenti culturali hanno ricadute importanti sul territorio. Lo dimostrano le tante iniziative che fioriscono anche nel nostro Veneto, talvolta con coerenza rispetto ai luoghi e alla storia, talvolta con forzature che comunque sono segnali importanti di una nuova sensibilità e consapevolezza.

Castelfranco non ha bisogno di inventare né di forzare, abbiamo la fortuna di essere una delle realtà più interessanti del Veneto dal punto di vista storico, architettonico e artistico, abbiamo qui ben due delle rare opere di Giorgione, siamo Città d’Arte, siamo dodicesimi a livello nazionale per qualità della vita, abbiamo imprenditori, associazioni e volontari di grande sensibilità: tante energie che non è mai stato difficile, negli ultimi anni, mobilitare su progetti ed iniziative di spessore.

Sta a chi è ora al governo farne tesoro e valorizzarle come meritano per creare lavoro e portare valore aggiunto alla città di Castelfranco nell’anno di Giorgione.

Maria Gomierato, ex sindaco di Castelfranco Veneto

 


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