25/04/2024pioggia debole e schiarite

26/04/2024nubi sparse

27/04/2024nubi sparse

25 aprile 2024

Esteri

Golpe in Sudan, "Al-Bashir si è dimesso"

|

|

Golpe in Sudan,

Occhi puntati sul Sudan. Dopo mesi di proteste antigovernative contro il presidente Omar al-Bashir, l'esercito sudanese prepara un "importante" annuncio: diversi mezzi militari sono nel complesso che ospita il quartier generale dell'esercito e la residenza ufficiale del presidente. L'annuncio atteso ha alimentato voci di un possibile golpe.

 

E Al-Bashir si sarebbe dimesso lasciando spazio a consultazioni per dare vita ad un organismo militare di transizione, l'Alto Consiglio delle Forze Armate. La notizia, riportata anche dai media locali, è stata annunciata dal ministro per la Produzione e le Risorse economiche del Darfur settentrionale, Adel Mahjoub Hussein, all'emittente di Dubai 'Al Hadath': "Ci sono consultazioni per dare vita ad un Consiglio militare che assuma il potere dopo che il presidente Bashir ha dato le dimissioni".

 

Il Consiglio di transizione sarà guidato dal vice presidente e ministro della Difesa, Awad Mohamed Ahmed Ibn Auf, al potere per un anno dopo le dimissioni di Bashir: questa la soluzione in via di definizione, secondo quanto anticipa l'agenzia locale 'Baj', rilanciata dalla russa 'Tass'. Lo scorso febbraio Bashir aveva nominato Awad Mohamed Ahmed Ibn Auf, già a capo dell'intelligence e capo di Stato maggiore, vicepresidente: dal 2010 aveva lavorato nel corpo diplomatico e dal 2015 era stato ministro della Difesa. E' stato a lui, sottolinea la 'Tass', a opporsi all'uso della violenza contro i manifestanti anti-Bashir in questi mesi di proteste. Intanto alti esponenti del governo sudanese sono stati arrestati e l'aeroporto chiuso. A riferirlo, su Twitter - parlando di 'arresti in massa' nell'esecutivo - è una reporter sudanese, citata dalla 'Bbc'.

 

FOLLA IN STRADA - Sono migliaia le persone che si uniscono ai manifestanti chiedendo la fine del regime di al-Bashir: testimoni riferiscono di veicoli militari posizionati su snodi stradali strategici e sui ponti nella capitale. La folla celebra nelle strade con canti patriottici e slogan quali "nuova era, nuova nazione" gli avvenimenti delle ultime ore. Gli abitanti di Khartoum hanno accolto in massa l'appello dell'Associazione professionale sudanese, uno dei gruppi che ha promosso le proteste, ad unirsi ai manifestanti che partecipano dal weekend scorso al sit in. - Chi è Alaa, 'regina' delle proteste

 

L'ESERCITO - "L'esercito sudanese farà un'importante dichiarazione": i militari hanno dato così la notizia dell'imminente annuncio, dopo mesi di proteste - iniziate a dicembre - contro il governo del presidente salito al potere nel 1989 grazie a un colpo di Stato. Una fonte militare citata dalla Dpa ha confermato che blindati hanno circondato l'ufficio di al-Bashir. Durante le manifestazioni nel fine settimana, sette persone erano state uccise e 2.496 erano state arrestate. Per due notti consecutive i manifestanti sono stati attaccati dalle forze delle milizie e dell'intelligence fedeli al presidente e per due volte l'esercito è intervenuto a difesa della folla.

 

L'ONU - Nei giorni scorsi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres aveva lanciato un appello a tutti coloro che sono coinvolti nelle proteste in Sudan per evitare la violenza e invitato il governo a promuovere un dialogo inclusivo, sottolineando che l'Onu è pronto a sostenere ogni sforzo per risolvere pacificamente la crisi del Paese. "Si chiede il pieno rispetto dei diritti umani, compresa la libertà di riunione, la libertà di espressione e la liberazione dei manifestanti detenuti".

 



Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×