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29 marzo 2024

Cronaca

"Per gli attacchi alle malghe serve la prevenzione, non l'abbattimento dei lupi"

La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda , si dichiara felice dell'approvazione del Progetto Melken, uno strumento che si basa sulla prevenzione

| Maria Luisa Da Rold |

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| Maria Luisa Da Rold |

lupo su una roccia

VENETO - “Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la giunta a sostenere il progetto Melken (uno strumento che si basa sulla prevenzione) a tutela degli animali da allevamento. Io sostengo un approccio scientifico fin dalla precedente legislatura. Se ci fossimo mossi prima forse avremmo potuto salvare diversi capi”. E’ quanto afferma la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda,  riguardo all' ordine del giorno approvato in Consiglio durante la sessione dedicata al Bilancio di previsione.

 

"Abbiamo perso molto tempo parlando semplicemente di fucili quale panacea per gli attacchi alle malghe e agli allevamenti, senza però renderci conto che l’abbattimento dei lupi non può essere selettivo, poiché ogni singolo individuo del branco ricopre un ruolo preciso. Con l’abbattimento di un individuo si rischia la frantumazione del branco andando a crearne di nuovi. Dobbiamo invece potenziare le politiche di prevenzione introducendo più strumenti contemporaneamente: dalle recinzioni elettriche alla sorveglianza attiva nelle ore notturne." 

 

Già nella scorsa legislatura la Consigliera aveva portato al centro del dibattito politico la necessità di attivare progetti malga per malga, ma si era resa conto che la priorità rimaneva sempre e comunque sparare. Per questo ora ritiene  significativo questo improvviso cambio di rotta.

 

“E’ vero che la presenza dei lupi nella nostra regione è sensibilmente incrementata, tuttavia diminuendone la presenza non risolviamo il problema degli attacchi. Fatichiamo a renderci conto che è l'impoverimento degli habitat naturali, per opera dell’uomo, a causare le sempre più frequenti incursioni di lupi e di altri predatori. La tutela delle malghe e degli animali d’allevamento passa quindi attraverso le politiche di conservazione degli habitat naturali, il controllo della caccia e l’arresto dell’eccessiva cementificazione” conclude Guarda. 

 


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Maria Luisa Da Rold

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