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22 aprile 2025

Treviso

Gli asili paritari possono attendere

La Regione deve loro 9 milioni di euro per il 2013 e 2014

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Gli asili paritari possono attendere

TREVISO -  Il Segretario della Cisl Belluno Treviso interviene nel merito dell’allarme lanciato dal Presidente FISM Treviso, Stefano Grando, in merito alla situazione di grande difficoltà economica delle scuole materne paritarie della provincia.

Questa la denunzia: Le 229 scuole materne del Trevigiano avanzano arretrati ancora dal 2013 e tutta la quota del 2014 (quasi 9 milioni di euro).

 

Eppure la Regione ha sempre detto che si tratta di un servizio essenziale!

Appare legittima la domanda: ma questi soldi la Regione li ha oppure no? Dove sono?  la Regione  considera importante il ruolo che svolgono per il territorio?

 

“E’ una protesta sacrosanta quella portata avanti dalla FISM della provincia di Treviso, che rivendica quello che spetta loro legittimamente, niente di più. Un’attesa che si protrae dal 2013 e che ha già compromesso la buona tenuta di questo servizio essenziale per il nostro territorio – dichiara Franco Lorenzon Segretario Generale Cisl Belluno Treviso – Va riconosciuto il prezioso lavoro svolto per l’educazione e la formazione dei bambini che, diversamente, non avrebbero un tale servizio da parte dell’Ente Pubblico, a costi, tra l’altro, molto contenuti, cosa da non sottovalutare.”

 

“E’ evidentemente necessaria una valutazione strategica e innovativa su come garantire tale servizio alle comunità, una valutazione che probabilmente dovrà andare nella direzione di una sinergia e di nuove collaborazioni, anche con realtà imprenditoriali. – prosegue Lorenzon – Trovo interessante quanto si sta prospettando nella parrocchia di Spresiano, con l’apertura al dialogo e al confronto con alcuni imprenditori del territorio, che possano contribuire a dare continuità del servizio offerto dalle scuole materne paritarie.

 

La situazione non è più congiunturale ma è diventata strutturale, serve quindi trovare nuove strade per dare risposte alle famiglie, soprattutto quelle più in difficoltà, e al diritto dei bambini ad un percorso educativo e formativo accessibile e di qualità.”

 

Anche Daniele Ceschin ha fatto sentire la sua voce: “Il prossimo 9 giugno – spiega Ceschin - sarò in piazza con la Fism di Treviso per ribadire che non si può chiedere, con il cappello in mano, dei fondi che sono dovuti.”

“Sono vicino ai genitori e ai sindaci – aggiunge il rappresentante del PD - che stanno difendendo le scuole materne in numerose realtà del Trevigiano.

In molti comuni, infatti, quello delle scuole materne parrocchiali costituisce un servizio fondamentale, spesso l'unico, per le nostre famiglie e i nostri figli, ma viene messo in pericolo dai ritardi della Regione nell'erogare i fondi.

Con tagli, cassa integrazione per i dipendenti, ricorso alle banche, alcune scuole rischiano di non riaprire a settembre.

 

Serve destinare un rimborso mensile da parte della Regione Veneto, come avviene in Emilia-Romagna: tempi certi di erogazione, possibilità di programmare l'attività scolastica e possibilità di venire incontro alle necessità dei genitori”.

 
 

 


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