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19 aprile 2024

Oderzo Motta

GIUSY ENTRERA' IN ACCADEMIA

Ieri la pubblicazione della nuova legge sulla Gazzetta Ufficiale

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GIUSY ENTRERA' IN ACCADEMIA

Oderzo - Tra lei e il sogno di una vita mancavano pochi centimetri, quelli per raggiungere il metro e sessantuno previsti dalla legge per entrare nelle forze armate, ma adesso l'asticella è stata abbassata e Giusy Pezzulo (nella foto), 19 anni, sprizza felicità.

Il giorno dei funerali di papà, il sottotenente Giovanni Pezzulo, morto in Afghanistan il 13 febbraio dello scorso anno, Giusy aveva fatto una promessa che aveva il significato di una vita: «sei il mio eroe. Continuerò il tuo lavoro, seguirò le tue orme per onorare la tua memoria».

«Ho sempre avuto - racconta Giusy all'ANSA - la volontà di seguire le orme di mio padre da quando ero piccola.
Mi avevano avvisato che era stata approvata la legge che fa scendere a 150 centimetri il limite di altezza per entrare nelle forze armate, ma non sapevo che fosse stata già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Sono contentissima. Adesso potrò realizzare quello che ho sempre voluto.
Certo mi mancherà qualcosa, come una pacca sulle spalle di papà per dirmi 'brava, ce l'hai fattà».

Giusy ha chiaro il suo percorso per indossare la divisa, ma al momento non sa se chiederà o meno di poter partecipare a missioni all'estero.

Il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, nominato sottotenente post mortem, era caduto nella valle di Uzeebin, per portare un messaggio di pace lontano da casa.

«Vedremo quello che farò. So che l'anno prossimo chiederò di entrare nell'Accademia Sottufficiali a Viterbo».

Sì, per il sogno mancano ancora dodici mesi, il tempo per arrivare a conseguire la maturità al liceo scientifico di Motta di Livenza (Venezia).

«Ho avuto un incidente di percorso lo scorso anno - dice Giusy ridendo - ma quest'anno è andata bene e il prossimo anno esco con 100/100 e poi l'Accademia».

Il voto lo butta là assieme a una risatina e a poche parole che spiegano tutto »...o almeno così spero».

Sul piano operativo, la giovane non deve certo superare ostacoli sul fronte materno né si pone la questione se il suo fidanzato è pienamente d'accordo, anzi.

«Sono sicura - dice - che sarà contento». Anche lui si sta guardando attorno: si è diplomato e sta decidendo cosa fare.

Non vedi mai che anche lui scelga la divisa. I problemi potrebbero arrivare dai nonni paterni, dove è ospite per le vacanze a Caserta.

«Loro - rileva - non sono proprio contenti delle mie scelte. Hanno paura dopo quello che è successo a mio padre.

Ma - aggiunge, tanto per far capire che i suoi sorrisi nascondono una volontà di ferro - si devono arrendere».

Adesso Giusy torna alle vacanze e non è minimamente preoccupata se i tre anni di Accademia vorranno dire altre ore di studio, altri sacrifici: «certo dovrò rinunciare a qualcosa, ma sarà una crescita».

Sa nel suo cuore che avrà sempre accanto i colleghi di papà, dai commilitoni del 'Cimic Group South' di Motta di Livenza fino ai piani più alti delle gerarchie.

«L'Esercito - dice - l'ho sempre sentito vicino in ogni momento».

 


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