CASTELLO DI GODEGO – Due assessori si sono dimessi in una sola volta a Castello di Godego. A lasciare la maggioranza sono stati Sandra Doris (Cultura, Istruzione, Politiche Giovanili) e Dario Serafin (Attività Produttive e Gestione Enti, Agricoltura). Una rottura insanabile quella tra i due esponenti della Giunta comunale e i colleghi, maturata in particolare a causa delle ultime decisioni in fatto di Imu, Irpef e urbanistica.

«Tutta la nostra attività amministrativa è stata condotta con il massimo impegno, trasparenza e dedizione, convinti che solo in questo modo si possa e si debba agire nei confronti della nostra comunità – scrivono nella lettera di dimissioni inviata al sindaco di Godego Francesco Luison - Nonostante ciò le difficoltà dell’attuale maggioranza da circa un anno a questa parte sono evidenti a tutti. Ci riferiamo alle decisioni prese nell’ultima giunta per quanto riguarda il bilancio, con l’aumento dell’IMU dallo 0,76% ( 7,6 per mille) allo 0,96% (9,6 per mille),e dell’aumento dell’addizionale IRPEF allo 0,3%, che rappresenta un salasso per tutte le famiglie e le attività produttive in un momento così difficile per la nostra economia, e al nuovo strumento urbanistico PATI, dove è stata favorita la speculazione edilizia, anziché aver favorito l’edificazione diffusa a favore di chi voleva costruire per i figli.

Decisioni queste non prese collegialmente e a cui noi e altri colleghi consiglieri ci siamo opposti con fermezza, pensando al difficile momento che il paese e tutti i cittadini stanno attraversando. Riteniamo dunque che la distanza fra le nostre idee e quelle espresse dal resto della Giunta e da Lei, sia tale per cui non sussistano più i presupposti per un nostro impegno condiviso all’interno della maggioranza, in quanto è venuto meno quel naturale rapporto fiduciario tra sindaco e assessori , che sta alla base di una proficua collaborazione.

Non ci riconosciamo più nell’azione politico-amministrativa di questa maggioranza e delle relative promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale ma mai mantenute. Infine confermiamo l’impegno da parte nostra verso la cittadinanza tutta, continuando a seguire con attenzione l’azione dell’amministrazione in Consiglio Comunale, per la tutela e gli interessi della nostra comunità».