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25 aprile 2024

Treviso

Giulia, Marco e Francesco: i tre giovani "eroi" che hanno salvato la vita al 68enne colpito da arresto cardiaco

L'intervento lungo la Greenway del Sile il giorno di Pasquetta: "Non si tratta di un gesto straordinario, abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di cittadini"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Marco Marcanzin, Giulia Spolaore, Francesco Peruzzo

TREVISO - “Mi trovavo lungo il Sile, all’altezza di Casale sul Sile, per un’aperitivo di Pasquetta con gli amici, quando ho notato dall’altra parte della riva un uomo a terra. Pensavo ad una caduta, ma, vista l’agitazione dei presenti, ho capito che la cosa era più grave. Così mi sono fatta portare dall’altra parte del Sile da Francesco, che guidava il piccolo gommone, e ho raggiunto l’anziano colto da un arresto cardiaco. Ho subito iniziato a praticare il massaggio cardiaco e dopo un paio di minuti mi ha raggiunto Marco con il quale ci siamo aiutati nelle manovre di primo soccorso, prima con il massaggio cardiaco e poi con l’uso del defibrillatore pubblico, che nel frattempo Francesco era andato a recuperare con il gommone sull'altra sponda del Sile”.

Inizia così il racconto di Giulia Spolaore, 23enne di Scorzè, infermiera in Unità coronarica a Mirano, Francesco Peruzzo, giardiniere 26enne di Preganziol e Marco Marcanzin, 33enne di Treviso, medico specializzando in ortopedia all'ospedale di Conegliano che il giorno di Pasquetta hanno salvato la vita ad un 68enne colpito da arresto cardiaco mentre percorreva la ciclopedonale Greenway del Sile. “Stavo passando anche io lungo Greenway in bicicletta quando mi hanno avvisato di quello che stava succedendo lì vicino e ho raggiunto subito il 68enne colpito da malore per aiutare Giulia - continua il racconto Marco - Tutto è avvenuto con molta naturalezza, ci siamo capiti al volo, coordinandoci nel massaggio cardiaco e poi nell’uso del defibrillatore, fino all’arrivo del Suem 118, per salvare la vita di quell'uomo: non si tratta di un gesto straordinario, abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di cittadini. Siamo felici e grati che oggi quella persona stia bene".

Per ringraziare i tre giovani l’Ulss2 ha voluto consegnare loro un attestato di benemerenza, mentre il sindaco di Casale sul Sile, Stefania Golisciani, ha donato ai giovani fiori e un libro del Comune. "Questi ragazzi hanno compiuto un gesto straordinario - ha commentato il direttore generale Francesco Benazzi -. Mi auguro che siano di esempio per tutti: ricordiamo infatti che, anche chi non è operatore sanitario, grazie al corso di primo soccorso può salvare una vita".

"I ragazzi sono stati bravissimi: hanno avuto il sangue freddo per gestire un evento improvviso eseguendo un perfetto massaggio cardiaco e praticando correttamente le manovre di primo soccorso - ha commentato Marialuisa Ferramosca, primario del Suem di Treviso -. Non si tratta di un gesto scontato: in Italia c'è un arresto cardiaco ogni 9 minuti, 156 ogni giorno, e solo il 15% delle persone colpite riceve un massaggio cardiaco, manovra fondamentale per salvare la vita. Per questo vogliamo portare avanti dei corsi per poter insegnare a tutti, bambini comprese, le manovre di primo soccorso, fondamentali per salvare la vita”.

 

Nella foto in alto: da sinistra Marco Marcanzin, Giulia Spolaore, Francesco Peruzzo

 

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