Giovanni Mondin si candida a sindaco di Montebelluna
Già capogruppo degli Alpini si presenta con una lista civica insieme a Dino Bottin
MONTEBELLUNA – Già nel 2019 era trapelata la notizia di una possibile candidatura a sindaco da parte di Giovanni Mondin che all’epoca rivestiva ancora la carica di Capogruppo degli Alpini: senza nulla togliere a chi lo ha preceduto ed a chi gli è succeduto, di certo uno dei più stimati della storia delle penne nere a Montebelluna. Ieri la conferma ufficiale che Mondin correrà alle prossime comunali alla guida di una civica, insieme all’amico ed ex assessore Dino Bottin.
L’annuncio di Giovanni Mondin dalla sa pagina social: “Verso la fine del 2019, la stampa locale, riportò una mia possibile candidatura a Sindaco della mia amatissima Montebelluna. Nel 2020, lasciato il l’incarico di Capogruppo degli Alpini alla scadenza naturale del mandato, assieme all’amico Dino Bottin, cominciammo a gettare le basi per una lista civica, che mettesse le persone prima della politica, in vista delle Amministrative del 2021. Personalmente credo nel lavoro, nell’umiltà, nella squadra, nell’onore, ma soprattutto mi identifico totalmente in quegli ideali che il nostro Tricolore esprime, e sul quale ho giurato fedeltà oltre trent’anni fa.
Montebelluna, non ha bisogno di tuttologi, di amministratori delegati, ma di persone tra le persone, di qualcuno che ascolti le necessità dei Cittadini e sappia dare una risposta, di una Squadra che lavori per il bene comune, con lo sguardo rivolto al futuro, ma con i piedi ben saldi nel presente e nel passato. Ci rendiamo perfettamente conto che non sarà una sfida facile, ma contiamo sul Vostro aiuto: insieme per la nostra Città”.
Tante le attestazioni di stima e simpatia da parte di molti montebellunesi che già annunciano di votarlo. Al contempo anche l’ex assessore Dino Bottin, fa un annuncio via social, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa ma con garbo, come è nel suo stile: “Chi mi conosce sa benissimo che lavorare duramente non mi spaventa. Politicamente parlando sono rispettosamente rimasto seduto sulla sponda del fiume in ottima compagnia dell'amico Giovanni Mondin, ed abbiamo visto ciò che ci aspettavamo di vedere. È giunto il tempo di dire e di fare”.