Giovani, disagio, pandemia: cos'è cambiato?
Il Comune di Vittorio Veneto, capofila del progetto “Intarsi”, in collaborazione con i comuni di Conegliano e Sernaglia della Battaglia, promuove un evento formativo rivolto ad assistenti sociali, insegnanti, educatori, psicologi e operatori dei servizi s
VITTORIO VENETO - Il Comune di Vittorio Veneto, capofila del progetto “Intarsi”, in collaborazione con i comuni di Conegliano e Sernaglia della Battaglia, promuove un evento formativo rivolto ad assistenti sociali, insegnanti, educatori, psicologi e operatori dei servizi specialistici. Il percorso formativo, organizzato dalla Cooperativa Sociale “Insieme Si Può”, prevede due incontri in modalità online su piattaforma GoToMeeting.
“La pandemia ha inciso profondamente sui comportamenti, le abitudini, gli stili di vita delle giovani generazioni - commenta Antonella Caldart, assessore alle politiche giovanili del comune di Vittorio Veneto - modificandone o estremizzandone anche i comportamenti a rischio, gli atteggiamenti trasgressivi e borderline. Si osserva un aumento dell’aggressività fine a sé stessa che si traduce in atti di vandalismo contro i beni pubblici e risse tra coetanei, organizzate anche tramite richiami nei social nei quali i nativi digitali si muovono con abilità, utilizzandone spesso i lati oscuri di difficile intercettazione per gli adulti. Si ha l’impressione di assistere ad un cambiamento significativo nelle competenze degli operatori e alla necessità di percorrere nuove piste di lavoro nel leggere, comprendere il disagio sociale ed intervenire in modo appropriato in base alle competenze e al ruolo di chi interagisce con i giovani”. La partecipazione è gratuita.