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19 aprile 2024

Treviso

Giorno della Memoria: "Treviso non ha revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini"

In occasione delle cerimonie per ricordare le vittime dell’Olocausto i cittadini chiedono al sindaco di togliere la cittadinanza onoraria al duce

| Isabella Loschi |

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caserma Cadorin

TREVISO - Questa mattina, 27 gennaio, il sindaco di Treviso, Mario Conte, insieme al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha ricordato le vittime del campo di concentramento di Monigo, la caserma Cadorin, che fra il luglio del 1942 e l’agosto del 1943 fu destinato ai prigionieri civili slavi. La Giornata della Memoria è iniziata con la scopertura delle targhe di fronte alle ex Carceri di piazza Duomo e a Santa Maria dei Battuti, in ricordo degli ebrei italiani e stranieri arrestati a Treviso.

“Ci siamo riuniti anche oggi per dire, ancora una volta, con convinzione e all’unisono, “mai più” - ha dichiarato il primo cittadino - Le cerimonie di questa giornata si aggiungono alle iniziative che le scuole stanno portando avanti con i ragazzi, per fare sì che i cittadini del presente e del futuro siano preparati, consapevoli e attivi nella ferma e costante condanna dei crimini che hanno sconvolto il Novecento e che purtroppo, in alcune parti del mondo proseguono ancora”.

Alle parole del sindaco Conte, qualche cittadino ha replicato chiedendo quindi di revocare la cittadinanza onoraria della Città di Treviso a Mussolini. “Sarebbe un bel segnale, a testimonianza che ci ricordiamo bene il disastro del nazifascismo e desideriamo prenderne le distanze, rendere onore a tutte le vittime revocando per sempre la cittadinanza onoraria a Mussolini, complice e artefice delle stragi e delle deportazioni”. La richiesta di revoca era già stata proposta lo scorso anno da Colazione Civica che oggi invita Conte a prendere esempio dal comune di Pederobba che poche settimana fa, in consiglio comunale, ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria al Duce, concessa negli anni Venti e mai revocata.

“La decisione del di Pederobba è la prova netta che questa scelta può essere compiuta senza “sconvolgere” la vita amministrativa, senza togliere spazio e tempo per affrontare i problemi quotidiani dei cittadini e del Comune. Questa dovrebbe essere la risposta, immediata e senza remore, di fronte alla richiesta di togliere la cittadinanza onoraria al dittatore che ha trascinato il nostro Paese nei vent’anni più bui della sua storia, segnati dalla violenza, dalla negazione della democrazia, dalla guerra, dalla miseria, dall’invasione nazista e dalla “repubblichina” fantoccio di Salò - sottolinea Coalizione Civica - Se il sindaco Conte non vuole portare in consiglioquesta proposta il motivo non è certo che ha “ben altro da fare”, ma che non ha nessuna intenzione di essere il “sindaco di tutti”. Anche quest’anno il Giorno della Memoria passerà senza che Treviso abbia revocato la cittadinanza onoraria a chi ha voluto le infami leggi razziali che hanno significato discriminazione, deportazione e morte per gli ebrei italiani”

 


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Isabella Loschi

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