"Gioele era sensibile verso la vita e le persone": in centinaia per l'addio al 16enne
Il funerale ha gremito chiesa e piazzale a Moriago
| Claudia Borsoi |
MORIAGO DELLA BATTAGLIA – In centinaia per l’addio al 16enne Gioele Pederiva. Nel pomeriggio di oggi, martedì, è stato celebrato il funerale del giovane deceduto domenica dopo una lunga malattia. Chiesa gremita, come pure il piazzale. Tanti i coetanei presenti per questo ultimo saluto, numerosi i ricordi condivisi che hanno testimoniato la forza, il coraggio, la determinazione e l’umanità di Gioele che lascia, a chi l’ha conosciuto, un grande messaggio di vita.
Il parroco don Livio Dall’Anese nel corso dell’omelia ha testimoniato come Gioele sapeva lasciarsi amare da Dio e da chi gli stava vicino, dai genitori, dalle sorelle, dagli amici. «Gioele è sempre stato aiutato dagli altri, ha imparato a lasciarsi condurre dagli altri – ha detto il parroco -. E questo non ha sminuito la sua intelligenza e la sua sensibilità, ma l’hanno reso ancora più perspicace e sensibile verso la vita e le altre persone».
Gioele non coltivava relazioni virtuali e superficiali, ma relazioni autentiche e genuine, fatte di stima e di accoglienza reciproca. E i tanti giovani presenti l’hanno testimoniato. «Gioele ha fatto esperienza dell’amore di Dio e della comunione nella Chiesa attraverso quelle persone che, come fratelli e sorelle, gli sono state amiche in tutta semplicità e serenità – ha detto don Livio -. Penso all’affetto e alla cura dei genitori e delle sorelle, e poi di parenti e amici».
«Penso – ha concluso il parroco - alle difficoltà che Gioele ha dovuto affrontare insieme ai suoi genitori, soprattutto con quei mercenari che possiamo essere stati noi stessi per superficialità, pregiudizi, chiacchiere, burocrazie, per aver aumentato i problemi invece che risolverli. Gioele oggi ci aiuta a guardare a noi stessi, a che cosa puntiamo e chi vogliamo essere».