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23 aprile 2024

Treviso

"Giochiamo A Prevenire” contro il gioco d’azzardo, 1.500 studenti coinvolti

Il progetto per sensibilizzare e mettere in guardia gli studenti delle scuole superiori sui pericoli del gioco d’azzardo patologico

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - “Giochiamo A Prevenire” contro il gioco d’azzardo. E’ questo il nome del progetto che ha coinvolto 1.500 studenti di delle scuole superiori della Marca con l’intento di prevenire e mettere in guardia i giovani, che spesso giocano online, dalle forme di gioco problematico e patologico. Recenti studi e ricerche epidemiologiche, infatti, hanno rilevato come i ragazzi delle scuole superiori siano tra i potenziali fruitori del gioco d’azzardo patologico, venendone spesso a contatto attraverso internet e prodotti on-line, intensamente usufruiti dagli stessi.

Il progetto promosso dall’Ulss2 ha visto l’effettuazione di tre incontri in 64 classi di giovani tra i 14 e i 17 anni, con i referenti del progetto GAP del Dipartimento delle dipendenze dell’Ulss 2 e gli operatori della Cooperativa Giuseppe Olivotti in collaborazione con il Ceis di Treviso che, con i propri educatori e coordinandosi con i docenti referenti delle classi, hanno lavorato con gli studenti su alcuni temi importanti tra cui differenza tra gioco e azzardo, i fattori di attrattività del gambling on line, la dispercezione del rischio, le fake e le distorsioni cognitive relative al gioco d’azzardo e la pubblicità ingannevole.

“Gli studenti sono rimasti molto colpiti dalla quantità di false credenze e di distorsioni cognitive che caratterizzano il mondo dell’azzardo, relative soprattutto al concetto della “fortuna” che, secondo la maggior parte dei giocatori, dovrebbe aiutare la vincita”, spiegano i promotori. Accompagnati da psicologi ed educatori che hanno lavorato nelle classi in coppia, gli studenti sono stati sollecitati, anche, a porsi criticamente rispetto alla comunicazione manipolativa propria di alcuni siti che promuovono anche giochi on line, ben conosciuti dai ragazzi, tentando di rinforzare così le competenze più riflessive, di confronto e di pensiero critico.

Contemporaneamente agli incontri organizzati nelle classi si sono proposti momenti formativi anche ai docenti delle scuole coinvolte, genitori, educatori, volontari per approfondire le stesse tematiche proposte ai ragazzi al fine di stimolare con i ragazzi un possibile confronto in classe, a casa e negli spazi educativi del territorio.  Venerdì 20 maggio dalle 10 alle 12 a Treviso, presso Palazzo Bomben, ci sarà la conclusione del progetto con la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso.

 


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Isabella Loschi

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