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28 marzo 2024

Cronaca

I furbetti del reddito di cittadinanza: in tasca 230mila euro senza averne diritto

L'indagine è stata seguita da inizio anno dalla guardia di Finanza: nei guai 34 persone

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

foto d'archivio

TRIESTE - I finanzieri del Comando Provinciale di Trieste, dall’inizio dell’anno, in esito ai controlli effettuati nell’ambito delle attività di polizia economico – finanziaria volte alla tutela della spesa pubblica nazionale ed in collaborazione con i locali uffici dell’INPS, hanno individuato 34 soggetti ritenuti responsabili di aver percepito illecitamente benefici economici per un importo complessivo di oltre 233.000 euro.

In particolare, le attività di controllo svolte dai militari hanno riguardato la verifica del possesso dei requisiti oggettivi – reddituali e patrimoniali – e soggettivi dei beneficiari, tra i quali un ISEE inferiore a 9.360 euro, l’assenza di misure cautelari pendenti, la residenza nel territorio italiano per un periodo minimo di 10 anni. All’esito delle verifiche effettuate, le principali presunte irregolarità riscontrate hanno riguardato l’omessa indicazione nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (D.S.U.) di possidenze mobiliari/immobiliari o della pendenza di misure cautelari personali, ma non sono state riscontrate particolari fenomenologie e/o centrali di committenza truffaldine.

I soggetti che si ritiene abbiano indebitamente percepito il reddito di cittadinanza sono stati quindi denunciati alla locale Procura della Repubblica per i reati previsti dall’art. 7, commi 1 e 2 del D.L. n. 4/2019, che sanziona con la reclusione chiunque percepisca indebitamente tale beneficio, qualora riconosciuto effettivamente responsabile dell’illecito allo stesso attribuito nella fase delle indagini preliminari.

Oltre alla denuncia, i percettori del sussidio sono stati segnalati all'INPS per l’eventuale revoca e/o sospensione del contributo e per il recupero delle somme già erogate, superiori ad euro 233.000, nonché per il blocco dei contributi richiesti, ma non ancora erogati.

Prosegue l’azione dei militari della Guardia di Finanza nella lotta agli sprechi di denaro pubblico, a tutela del bilancio statale e delle famiglie oneste e realmente bisognose delle misure di sostegno al reddito, soprattutto in un contesto emergenziale come quello attuale.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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