TREVISO - La difficile situazione, venutasi a creare nei rapporti all'interno della Lega Nord e il suo atteggiamento nei confronti dell'attuale maggioranza, che ha governato questi cinque anni della XI Legislatura, spinge il NCD ad attrezzarsi, per non rimanere tagliato fuori dai giochi, mentre si avvicina la scadenza della presentazione delle liste, fissata a un mese prima delle elezioni, che, secondo la legge dello Stato si terranno il 17 maggio.

La delicatezza del momento ha convinto i rappresentanti nazionali di NCD a non farsi trovare impreparati.

Insieme ad Angelino Alfano e al Ministro Lupi, i rappresentanti trevigiani i senatori Maurizio Sacconi e Franco Conte stanno organizzandosi.

Ne abbiamo parlato con Franco Conte, che ha subito sottolineato che non si lasceranno condizionare dalle probabili richieste leghiste di rinvio della loro scelta definitiva.

Intanto cominciano a delinearsi i futuri candidati della lista trevigiana, in cui potrebbero essere inseriti per la Sinistra Piave Alberto Maniero, già sindaco di Conegliano, ed Ezio Da Re, già consigliere comunale di Conegliano e per la Destra Piave l'ex assessore provinciale Michele Noal.

Le ultime disposizioni prevedono che debbano essere inserite almeno quattro donne nella lista e tra queste è previsto l'inserimento della sindacalista di Castelfranco, Tania Santi.

" Entro la fine di febbraio possiamo attendere la decisione definitiva da parte della Lega. Trascorso tale limite, ci muoveremo autonomamente". Anche se non è stato effettuato da parte loro nessun sondaggio a livello di Veneto, secondo stime ritenute attendibili, NCD nella nostra regione si attesterebbe intorno al 4%.

Che i rapporti nell'attuale maggioranza di Zaia siano molto tesi è attestato dai comportamenti di NCD a livello di varie commissioni e della stessa assemblea del Consiglio Veneto, dove l'assenza strategica di alcuni consiglieri NCD non ha permesso di poter deliberare, per mancanza di numero legale.

Del resto nella giornata di domani potrebbero esserci delle novità, in riferimento alla presentazione di un disegno di legge dei consiglieri Diego Bottacin e Francesco Piccolo, di cui si parla in altro servizio.