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20 aprile 2024

Esteri

Il francese: la lingua dello stile

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Il francese: la lingua dello stile

Dalla Francia la cultura europea non ha ereditato soltanto il fascino della Ville Lumière con i suoi palais, le maison e gli atelier, il gusto per la moda ma anche molte parole per descriverla. Dalla lingua francese provengono molti termini che fanno parte del lessico dell'architettura: vocaboli che identificano oggetti di arredamento, ambienti della casa o stili. Ecco un piccolo glossario con le dieci espressioni che tutti gli architetti devono conoscere per conquistare i propri clienti con un linguaggio specialistico, forbito e molto suggestivo.

Lessico francese

Molti termini del nostro glossario sono entrati nell'italiano per definire complementi d'arredo, stili o angoli della casa. Si tratta di parole legate a particolari lavorazioni artigianali o alla creazioni di specifici oggetti destinati alle residenza aristocratiche e ai palais di lusso. Per destreggiarsi nel mondo del design bisogna conoscere almeno queste parole:

  • abat-jour: la traduzione letterale è "abbatti luce". Con questo nome si indica una lampada dotata di paralume in carta o in stoffa. Spesso sono collocati sui comodini della camera da letto altrimenti, quelli di dimensioni più grandi, su una scrivania o su un mobile alto;
  • bergèr: è la tipica poltrona in stile Luigi XV. Disegnata nel primo ventennio del Settecento, ha un design sinuoso e avvolgente. Ha i braccioli alti che tendono a chiudersi all'interno e un morbido cuscino sulla seduta;
  • boiserie: deriva da "bois" che significa legno. In effetti, con questo termine si indica proprio il rivestimento che tipico delle case di montagna. L'epoca d'oro della boiserie si colloca tra il XVII e il XVIII secolo e la reggia di Versailles ne è l'esempio più sfavillante;
  • buffet: nella fantasia di tutti questo termine rinvia alla tavola imbandita di un rinfresco. Invece, un architetto intende la credenza, solitamente a due ante, entro cui venivano riposti cibi e bevande;
  • bureau: è un caso particolare in cui la parola utilizzata per descrivere le caratteristiche di un oggetto e stata passata ad indicare un intero spazio. Etimologicamente il termine indica il modo in cui erano confezionate le poltrone da scrivania, oggi si usa in riferimento all'intero working space;
  • chandelier: sarebbe troppo banale tradurre questo termine con la parola "candelabro" o "lampadario". Esso indica lo stile dei lampadari più sfarzosi realizzati con una pioggia di cristalli che pendevano dai soffitti delle regge francesi;
  • coiffeuse: può essere utilizzato come sinonimo di "toilette" poiché indica il mobile, quasi sempre destinato alle donne, con l'occorrente per acconciare i capelli o truccarsi. Esso è composto da un ripiano dotato di cassetti e sormontato da uno specchio;
  • etagère: è il nome della mensola indipendente collocata nella zona giorno ed utilizzata per appoggiare libri, piccole piante oppure oggetti di design;
  • pied-à-terre: è quello che potrete proporre ad un cliente che cerca una soluzione temporanea. Infatti con questo termine si indica un appartamento molto piccolo, destinato ai soggiorni brevi;
  • trompe l'oeil: è un'espressione molto diffusa per indicare gli effetti illusionistici al fine di aumentare la teatralità di uno spazio, la luminosità o la spazialità.

Perché imparare il francese?

Ti sarà bastato leggere questo breve elenco di parole per assaporare il fascino, l'eleganza e lo stile unico della cultura della Ville. Concedersi alcune lezioni di francese commerciale è un ottimo espediente per rispolverare il lessico e riacquistare una certa naturalezza nella pronuncia utile nell'approccio con i clienti italiani e stranieri.

 

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