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16 aprile 2024

Vittorio Veneto

La foresta del Cansiglio minacciata da un insetto: il bostrico

I lunghi periodi di siccità ne hanno favorito ulteriormente la riproduzione

| Maria Luisa Da Rold |

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| Maria Luisa Da Rold |

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CANSIGLIO - La foresta del Cansiglio, insieme ad altre foreste venete, sta facendo i conti con un pericoloso avversario. Si tratta del Bostrico, un insetto xilofago (cioè “mangiatore di legno”) appartenente alla famiglia dei coleotteri. Le sue larve si sviluppano sotto la corteccia degli abeti rossi già in precarie condizioni di salute, compromettendone in modo definitivo la possibilità di ripresa.

 

In situazioni di equilibrio la presenza del Bostrico non è allarmante, anzi, è un meccanismo naturale. Ciò che preoccupa è la sua diffusione in foreste già danneggiate sia dagli schianti di neve dello scorso inverno, che dalla tempesta Vaia nel 2018. Il fatto più grave è che in queste situazioni il Bostrico si diffonde anche nelle piante sane.

 

Gli esperti evidenziano che in questi mesi estivi i danni del Bostrico si sono fatti molto evidenti, e come se non bastasse, i lunghi periodi di siccità che si sono registrati ultimamente (tra l’altro sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici) hanno favorito ulteriormente la riproduzione di questo insetto. Per limitare i danni, la Regione Veneto ha avviato un vasto programma di monitoraggio: nella foresta del Cansiglio e in quella di Giazza, in provincia di Verona; sono state definite due strategie differenti per combattere lo xilofago.

 

Fra le due, la foresta del Cansiglio è stata quella maggiormente colpita dagli schianti di neve e dalla tempesta Vaia, e proprio per questo si sta procedendo con un approccio più diretto, isolando i nuclei colpiti e allontanando le piante morte o ammalate, che sono in gran parte ancora commerciabili.

 

Al contrario, nella foresta di Giazza, la Regione Veneto, insieme a Veneto Agricoltura e all’Università di Padova, sta procedendo con il metodo “push and pull”, che prevede l’uso combinato di sostanze repellenti e sostanze attrattive. Sembra che questa tecnica stia ottenendo un discreto successo.

 


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Maria Luisa Da Rold

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